E’ l’opera pubblica più “chiacchierata” della storia, anche perché tra idearla e realizzarla sono trascorsi 18 anni, costellati da mancati finanziamenti, ditte fallite, diatribe coi progettisti e lavori lumaca.
Torna alla ribalta il Parcheggio Pubblico Multipiano di Piazza Aldo Moro, a Tor Lupara (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Lance antincendio srotolate. Sotto, le immagini dello scempio al Parcheggio multipiano di Tor Lupara
Ad accendere il faro sull’opera pubblica è Gianmarco De Grassi, Promotore della petizione popolare finalizzata a “chiedere azioni concrete e immediate da parte delle autorità locali” (CLICCA E FIRMA LA PETIZIONE).
“Il parcheggio che ha sostituito Piazza Aldo Moro a Tor Lupara, RM, è diventato simbolo di spreco di fondi pubblici – scrive nella petizione Gianmarco De Grassi – Quando penso a come quei soldi potrebbero essere utilizzati per cause ben più importanti e necessarie nella nostra comunità, mi viene la tristezza.
In questo momento, il parcheggio appare abbandonato, con le luci sempre accese, sprecando ulteriori risorse senza servire alcuno scopo evidente”.
“La nostra richiesta è chiara – prosegue il promotore della petizione –: desideriamo che venga fatta chiarezza sull’obiettivo di questo parcheggio. Se non ci sono piani per utilizzarlo in maniera efficace, proponiamo due opzioni concrete. Innanzitutto, che sia reso gratuitamente accessibile a tutti i cittadini.
In alternativa, si potrebbe avviare un progetto di conversione dello spazio in qualcosa di più utile e significativo per la comunità, come un centro di aggregazione.
Un luogo dove i cittadini possano incontrarsi, connettersi, e scambiare idee, contribuendo alla coesione sociale e alla vitalità del nostro quartiere”.
“Crediamo che sia fondamentale ottenere trasparenza e responsabilità riguardo all’uso degli spazi pubblici e dei fondi associati – conclude Gianmarco De Grassi – Piazza Aldo Moro può e deve diventare un’opportunità per migliorare la vita comunitaria di Tor Lupara.
Vi chiediamo di unirvi a noi in questa causa, per trasformare uno spazio trascurato in una risorsa preziosa per tutti”.