Secondo l’accusa era il peggiore dei padri, avvezzo a menare le mani contro il figlio ancora piccolo.
Ma dopo 5 anni di processo le accuse si sono rivelate infondate.
Il Tribunale di Tivoli ha assolto un 41enne rom italiano dall’accusa di maltrattamenti al figlio minore
Per questo ieri, mercoledì 8 ottobre, il Tribunale di Tivoli ha assolto in primo grado perché il fatto non sussiste Miso Miceli S., un 41enne rom nato in Italia e residente nell’accampamento abusivo di Strada dei Bagni Vecchi, tra Tivoli Terme e Villalba di Guidonia.
Il Collegio presieduto da Laura Di Girolamo – a latere i giudici Sergio Umbriano e Matteo Petrolati – ha condiviso la tesi dell’avvocato Davide Verri di Roma, difensore dell’imputato, scagionandolo con formula piena dall’accusa.
Secondo la ricostruzione della Procura di Tivoli, il 41enne – già noto alle forze dell’ordine per altri reati – tra il 2017 e il 2020 avrebbe maltrattato abitualmente il bambino che oggi ha 11 anni.
Uno scorcio del campo rom abusivo di Strada dei Bagni Vecchi, tra Tivoli Terme e Villalba di Guidonia
All’epoca – sempre secondo l’accusa – Miso Miceli S. avrebbe sottoposto il figlioletto a continue vessazioni fisiche e psicologiche anche con reiterati atti di violenza fisica, per questo era stato affidato ai Servizi sociali del Comune di Tivoli.
Durante il processo in aula hanno testimoniato sia l’assistente sociale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove il piccolo era stato ricoverato, sia la psicologa consulente della Procura che ha assistito il bambino durante l’audizione protetta riferendo le reazioni emotive del minore nel corso dell’audizione.
Al termine del dibattimento i giudici si sono convinti che le accuse nei confronti del 41enne non erano vere.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.