TIVOLI – Aggressione in pronto soccorso, la Cisl: “Body cam per i sanitari”

Comunicato stampa del Segretario Territoriale CISL FP Dimitri Cecchinelli

In riferimento all’articolo TIVOLI – Il paziente picchia gli infermieri: caos al pronto soccorso, da Dimitri Cecchinelli, Segretario Territoriale CISL FP, riceviamo e pubblichiamo:

Dimitri Cecchinelli, Segretario Territoriale CISL FP

“La CISL Funzione Pubblica denuncia l’ennesimo grave episodio di aggressione ai danni del personale sanitario, verificatosi nuovamente presso il Dipartimento di Emergenza e Accettazione di Tivoli (ASL RM5).

L’episodio è avvenuto ieri sera, intorno alle ore 20:00.

Un giovane, noto per problematiche psichiatriche, è giunto in Pronto Soccorso (PS) scortato dalle Forze dell’Ordine a seguito di un intervento del 118. Una volta all’interno, è esploso in atti di violenza e ira, colpendo il personale sanitario e danneggiando alcuni elementi della sala visita interna.

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La CISL chiede alla Direzione Strategica della ASL RM5,
in linea con l’imminente entrata in vigore del Nuovo CCNL Sanità 2022/2024 (prevista per dicembre), di farsi carico delle spese e del patrocinio legale per il personale coinvolto, e inoltre chiede:
* Dotazione di Body Cam:

Dare seguito alla proposta già inoltrata da tempo, equipaggiando il personale con body cam per la registrazione degli eventi.
* Formazione Specifica: Investire in corsi di formazione sulla de-escalation e tecniche di autodifesa per la gestione di situazioni critiche.
* Potenziamento della Videosorveglianza:
Estendere la videosorveglianza in tutte le aree sensibili (sale d’attesa e corridoi del DEA) per identificare immediatamente gli autori di reati.

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Intervento a Livello Regionale :

A livello regionale, stiamo rafforzando la richiesta alle Prefetture per l’istituzione di Posti di Polizia fissi presso i Pronti Soccorsi a più alto rischio.

Queste misure sono essenziali per rendere attuabile il Decreto Sicurezza varato dal Governo – che inasprisce le pene per aggressioni e danneggiamenti e introduce l’arresto obbligatorio differito basato su prove video – realmente applicabile ed efficace nella tutela dei lavoratori della sanità”.

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