Tivoli – Sabato 9 maggio giornata di screening del diabete

Il dottor Glauco Messina (endocrinologo e diabetologodi Ini) e la dottoressa Alessia Sambuchi (dietista di Ini) sottoporranno i partecipanti a visita diabetologia, a misurazione delle glicemia mediante stick glicemico e a una valutazione antropometrica e nutrizionale.
Per l’occasione Sanofi offrirà un kit completo per la glicemia, consistente in un glucometro con strisce reattive; inoltre, opuscoli informativi di Diabete Italia e un kit sul diabete saranno donati da Lilly Farmaceutici.

“I criteri per la diagnosi di diabete – precisa Messina, responsabile del Servizio di endocrinologia di Ini – sono: sintomi di diabete (poliuria, polidipsia, perdita di peso inspiegabile) associati a un valore di glicemia casuale, cioè indipendentemente dal momento della giornata, ≥ 200 mg/dl; oppure: glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dl. Il digiuno è definito come mancata assunzione di cibo da almeno 8 ore; oppure: glicemia ≥ 200 mg/dl durante una curva da carico. Il test dovrebbe essere
effettuato somministrando 75 g di glucosio”.

Il diabete può determinare complicanze acute o croniche. “Le complicanze acute – prosegue lo specialista -, sono più frequenti nel diabete tipo 1 e sono in relazione alla carenza pressoché totale di insulina. In questi casi il paziente può andare incontro a coma chetoacidosico, dovuto ad accumulo di prodotti del metabolismo alterato, i chetoni, che causano perdita di coscienza, disidratazione e gravi alterazioni ematiche. Nel diabete tipo 2 le complicanze acute sono piuttosto rare, mentre sono molto frequenti le complicanze croniche che riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici. In particolare: Retinopatia diabetica; nefropatia diabetica; malattie cardiovascolari; neuropatia diabetica; piede diabetico; complicanze in gravidanza”.

La terapia della malattia diabetica ha come cardine l’attuazione di uno stile di vita adeguato. Per stile di vita si intendono le abitudini alimentari, l’attività fisica e l’astensione dal fumo. “La dieta del soggetto con diabete -, prosegue Messina -, ha l’obiettivo di ridurre il rischio di complicanze del diabete e di malattie cardiovascolari attraverso il mantenimento di valori di glucosio e lipidi plasmatici e dei livelli della pressione arteriosa il più possibile vicini alla normalità. Un’attività fisica di tipo aerobico e di grado moderato per almeno 150 minuti a settimana oppure di tipo più intenso per 90 minuti a settimana è raccomandata per migliorare il controllo glicemico e mantenere il peso corporeo”.

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