Ad esibirsi nella reinterpretazione del brano “Havalina” dei Pixies è stata proprio la banda, diretta dal Maestro Fioravante Santaniello. Partendo dall’invito a riflettere sul territorio marcellinese, Humberto Duque ha, infatti, voluto sottolinearne le tracce meno evidenti, come il sentiero: la scorciatoia scavata dal passaggio dei migranti durante il loro lento e quotidiano spostamento dalla villa sulla strada provinciale per San Polo – che, fino a qualche giorno fa, li ospitava – fino al centro del paese e viceversa (nella foto).
L’opera propone un parallelo tra il paesaggio descritto nella canzone originale, in Arizona, e quello locale, marcellinese, in una serie di richiami e corrispondenze che riescono ad avvicinare due realtà lontane in modo sottile e “musicale”. Dal globale al locale, l’opera si manifesta in un gesto di riattivazione polisemantica del paesaggio geografico, sociopolitico e culturale.
A breve sarà possibile vedere il video pubblicato sul sito internet ufficiale dell’artista all’indirizzo www.humbertoduque.com.
Paesaggi e culture a confronto: la performance di Humberto Duque “avvicina” Marcellina all’Arizona
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