Ricompensa con insidia
Si chiama property porn ed è la mania di guardare annunci di case in vendita a cifre da capogiro per il solo piacere di farlo. In pratica l’ossessione, al limite del pornografico, per la ricerca su siti e riviste specializzate di abitazioni che effettivamente non sono alla nostra portata.
All’estero se ne parla da qualche tempo ma sembra che nell’ultimo anno, forse complice la pandemia, sia diventata un’abitudine anche italiana. Secondo una recente indagine condotta da un colosso del settore immobiliare, a sbirciare case da sogno è almeno un italiano su tre.
Volendo fare un po’ di psicologia spiccia, sembra che il meccanismo inneschi il cosiddetto circuito di ricompensa, lo stesso che si attiva sulle app di incontri. Il nostro cervello infatti è portato a pensare che l’annuncio, così come il profilo successivo, possa sempre nascondere l’immobile o la persona giusta. È per questo che gli utenti si divertono a visionare più case e a non interrompere la ricerca, fiduciosi che dietro l’angolo ci sia l’abitazione perfetta.
A sbirciare fra le proposte più lussuose sono soprattutto gli under 25 che, pur non potendo permettersi acquisti da favola, intendono ispirarsi per l’arredamento.
La tipologia d’abitazione più desiderata dagli italiani è la classica casa al mare seguita da ambienti di design.
Gli over 60 pensano che una proprietà d’epoca, preferibilmente fuori città, potrebbe essere un buon ritiro dopo la pensione.
Ma attenzione: il property porn nasconde qualche insidia perché il rischio è quello di ottenere il risultato opposto a quello sperato, aumentando, di fatto, quel senso di frustrazione che si stava tentando di tenere a bada. Un quarto delle persone intervistate, infatti, ha dichiarato di provare un certo sconforto nel momento in cui, trovata la casa perfetta, capisce che probabilmente non potrà mai permettersela