Guidonia – Rivuole i soldi prestati, gli “amici” lo massacrano. Perde un occhio

Gli avevano chiesto cento euro, cento euro per fare la spesa e acquistare da mangiare per i figlioletti. Ma quando ha saputo che la cena per i bambini non l’avevano comprata, ha preteso che i suoi soldi gli fossero restituiti.  In cambio di quel favore Ivano Cirillo, 44 anni, guidoniano trapiantato a Marcellina, ha “rimediato” una sprangata che gli ha devastato la faccia facendogli perdere un occhio. Ora l’uomo, figlio dell’ex sindaco Bruno Cirillo, è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Oculistica del policlinico “Umberto I” di Roma, dove giovedì 12 luglio ha sporto denuncia ai carabinieri.

Ai militari della stazione di Marcellina, Cirillo ha indicato nomi e cognomi di chi lo ha ridotto in quello stato: si tratta di Fabrizio G. e Roberto M., due 35enni di Guidonia con precedenti penali che la vittima considerava suoi buoni amici, almeno fino alla notte dell’aggressione. Secondo quanto riferito agli uomini diretti dal maresciallo Biagio Cassisi, il pestaggio si è consumato poco dopo la mezzanotte di sabato 7 luglio in via Rismondi a Marcellina, in località Macchiamiccia, dove Cirillo abita con la compagna, i due figli di 8 e 11 anni e l’anziano padre, recentemente rimasto vedovo. Pare che il 44enne, anche lui con qualche precedente penale alle spalle, verso le cinque del pomeriggio abbia contattato Roberto M. per farsi accompagnare da Marcellina a Guidonia, dove vivono i fratelli di Cirillo.Così il 35enne era arrivato a bordo della sua Fiat Bravo, ma dopo pochi metri l’auto era rimasta in panne perché senza benzina. A quel punto, era stato contattato l’amico Fabrizio G. che in sella a uno scooter Piaggio 125 aveva portato una tanica di carburante per la vettura, parcheggiando il motorino sotto casa di Cirillo e tutti e tre insieme avevano raggiunto Guidonia a bordo della Fiat.
Agli investigatori Ivano Cirillo ha riferito di esserci rimasto pochi minuti e di essersi fatto riportare a Marcellina subito dopo. Proprio durante il tragitto, però, Fabrizio G. gli avrebbe chiesto cento euro in prestito per l’amico Roberto M., papà di bambini rimasti col frigo vuoto. Cirillo, un gigante dal cuore d’oro, non avrebbe fatto una piega, “allungando” i cento euro con la garanzia di vederseli restituire il mattino successivo e si era ritirato a casa per la cena in famiglia.
Sempre secondo quanto riferito ai militari di Marcellina, verso le undici il 44enne avrebbe ricontattato telefonicamente i due amici, i quali gli avrebbero ammesso candidamente di non aver comprato la cena per i figli in quanto avevano trovato chiuso i negozi. A quel punto, Ivano Cirillo li avrebbe messi alle strette chiedendo con insistenza la restituzione del denaro.
L’unica certezza è il finale tragico della serata. Il 44enne, con la gamba sinistra ingessata per un recente intervento chirurgico in seguito a un investimento stradale, era nel cortile di casa con la compagna e alcuni vicini, mentre i bambini giocavano coi coetanei.
All’improvviso sarebbe sopraggiunta una Fiat 500 condotta da Roberto M. dalla quale sarebbe sceso armato di un tondino di ferro l’amico Fabrizio G. che ha colpito al volto Cirillo.
L’uomo è stramazzato a terra in una pozza di sangue e quando in via Rismondi è sopraggiunta un’ambulanza del 118 e una pattuglia di carabinieri i suoi aggressori si erano già dileguati.
Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli i medici gli hanno riscontrato la frattura delle ossa nasali, del seno frontale, dell’occhio e dell’orbita sinistri.
Ferite medicate e suturate, ma troppo gravi per essere curate a Tivoli, così Cirillo è stato trasferito all’Umberto I dove è stato operato d’urgenza. i sanitari del nosocomio romano le hanno provate tutte, ma non sono riusciti a salvargli l’occhio. Il colpo è stato violentissimo e gli ha spaccato il bulbo oculare.
Gli aggressori devono rispondere di lesioni gravissime, rischiano fino a 12 anni di galera.

Marcello Santarelli

 

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