Da Castel Gandolfo a Marino nel cuore della terra dei vini

 

ITINERARIO 3

Itinerario 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ROMA – CASTEL GANDOLFO – ALBANO LAZIALE – ARICCIA – GENZANO – LANUVIO – VELLETRI – LARIANO – NEMI – ROCCA DI PAPA – MARINO – ROMA (100 KM)

 

I celebri vini dei Castelli ci accompagnano fra spettacolari processioni e vestigia medievali.

 

 

 

CASTEL GANDOLFO

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Monumenti e storia: sorge ad oltre 425 metri, sulle sponde del Lago di Albano. Alcuni ritengono sorga sui resti della mitica città di Alba Longa, fondata da Ascanio, il figlio di Enea. Da non perdere una visita Palazzo Pontificio, che durante i mesi estivi ospita il Papa. Annesse alla residenza sono la Villa Cybo e Villa Barberini

Feste e tradizioni: San Sebastiano, festeggiato ogni anno la prima domenica di settembre, è il patrono di  Castel Gandolfo. A fine luglio si svolge la Sagra delle Pesche. Per quattro giorni saranno molti gli eventi in calendario fino alla tradizionale benedizione dei frutti.

 

 

ALBANO LAZIALE

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Monumenti e storia: cittadina eretta da Diocleziano, originariamente era feudo dei Savelli, divenne patrimonio di San Pietro nel XVII secolo. Da visitare la Villa di Albano Laziale, bellissimo parco dove passeggiare o andare in bicicletta. Era, nel 1 secolo a.C., un parco nobiliare dei principi Doria. Da vedere anche la chiesa di San Pietro, la cosiddetta tomba degli Orzi e dei Curiazi, l’antichissima Santa Maria della Rotonda e il Cisternone.

Feste e tradizioni: nell’ultimo week-end di luglio si svolge la Sagra della Bruschetta. Oltre alle bruschette, salsicce, birra a volontà e tanta musica.

 

 

ARICCIA

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Monumenti e storia: sorge a poco più di 400 metri. Le origini dell’abitato sono molto antiche e le prime testimonianze risalgono all’VIII-VII secolo a.C.. Nei secoli seguenti divenne un dominio dell’Impero Romano e la sua vicinanza alla Via Appia favorì il suo sviluppo economico. Da visitare il Palazzo Chigi e la splendida Piazza di Corte dove sorge la Chiesa Collegiata dell’Assunta, opera di Gian Lorenzo Bernini

Feste e tradizioni: Santa Apollonia, festeggiata il 9 febbraio, è la patrona di Ariccia. Nel primo week-end di settembresi svolge la Sagra della Porchetta, il celebre piatto di carne di maiale. Si tiene anche una sfilata in costumi tipici e il caratteristico lancio dei panini da un balcone di Piazza Corte.

 

 

GENZANO

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Monumenti e storia: sorto sul fianco esterno, sud-occidentale del cono vulcanico che racchiude il lago di Nemi, intorno ad un castello di difesa nel 1235, che era a guardia dell’omonimo lago. Castello trasformato nel XVII secolo, dalla famiglia Cesarini, in villa patrizia di cui non rimane che una torre. Questo fu poi possedimento, prima dei monaci cistercensi dell’abbazia delle Tre Fontane, a Roma, poi degli Orsini, ed infine della famiglia Colonna.

Feste e tradizioni: da non perdere la celebre Infiorata che si svolge in occasione del Corpus Domini (a metà giugno) allorché la via che sale alal chiesa di Santa Maria della Cima viene coperta da un tappeto di fiori sul quale passa la processione.

 

 

LANUVIO

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Monumenti e storia: è il comune più piccolo dei Castelli Romani. È più antico di Roma e ricco di reperti archeologici. Da visitare il borgo medioevale, la Collegiata romanica, il Palazzo Colonna e la Fontana degli Scoglie.

Feste e tradizioni: nell’ultimo week-end di settembre si tiene la Sagra dell’Uva e del Vino dove si può assaporare il celebre nettare dei Castelli.

 

 

 

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VELLETRI
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Monumenti e storia: situata sul Monte Artemisio, si erge sopra uno sperone vulcanico che domina la pianura pontina. Fu conquistata da Roma e lo stesso imperatore Augusto era originario di Velletri. Nel 1500 divenne parte del dominio della Chiesa e nel 1799 fu conquistata da fra’ Diavolo, comandante delle truppe borboniche napoletane. Da ricordare la scoperta della statua di Athena Pallade, rinvenuta nel 1797 oggi è conservata al Louvre.

Feste e tradizioni: la caratteristica Sagra della Lumaca si svolge nel terzo week-end di luglio, un’occasione per assaggiare un piatto altrove non facile da gustare.

 

 

 

 

 

 

LARIANO 

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Monumenti e storia: sorge alle pendici del Monte Algidus, sulla cui sommità vi era, ai tempi dell’Impero Romano, un avamposto di difesa di Roma e nel Medioevo invece, un castello fortificato che estendeva il suo dominio su una vasta zona.

Feste e tradizioni: la Sagra della Bruschetta a metà maggio offre l’opportunità di assaggiare il celebre con il Pane di Lariano e i prodotti tipici con stand espositivi e speattacoli.

Parchi, escursioni, panorami: passeggiando tra i castagni, che ricoprono il Monte Algidus si riscopre una tradizione antica, quella della lavorazione del legno. Si tratta di un bosco molto vivo dove tutt’ora possibile vedere volpi, ricci e gufi.

 

 

NEMI 

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Monumenti e storia: situato su di uno sperone roccioso a strapiombo sull’omonimo lago. Caligola, o forse Claudio, fece costruire proprio nel lago, due gigantesche navi per la celebrazione di riti sacri, ricche di sovrastrutture murarie e impreziosite da bronzi, marmi e materiali pregiati. Il centro del borgo, medioevale, è caratterizzato da un dedalo di viuzze costellate da torri e sorge e si sviluppa tutt’intorno al castello, Palazzo Ruspoli, del IX secolo.

Feste e tradizioni: ogni prima domenica di giugno si svolge la Sagra delle Fragole, si tratta di deliziose fragoline di bosco che caratterizzano l’altipiano che circonda il paese.

 

 

ROCCA DI PAPA

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Monumenti e storia: paese in splendida posizione panoramica sul Monte Cavo, 681 metri. E’ l’unico castello romano che ha conservato perfettamente l’assetto medioevale. Caratteristico il Quartiere dei Bavaresi in alto. Dalle viuzze strette e tali da formare interminabili dedali in saliscendi, si possono godere bei panorami. Prende il suo nome dal fatto che i Papi eleggessero Castel Gandolfo a dimora estiva. Da visitare il Santuario della Madonna del Tufo.

Feste e tradizioni: nel terzo week-end di ottobre si svolge la Sagra della Castagna, preparata e offerta in decine di modi diversi con piatti sia salati che dolci.

Parchi, escursioni e panorami: una bella passeggiata a 2 km dall’abitato si trovano i Campi d’Annibale, bella vallata sulle pendici del Monte Cavo, che prende il nome dalla potente famiglia Annibaldi che dominava la zona nel XII secolo.

 

 

MARINO

Marino

Monumenti e storia: conosciuto sia per la collocazione a fianco del cratere vulcanico oggi occupato dal Lago di Albano sia per la produzione di vino bianco. Nel periodo in cui era comune romano prendeva il nome di Castrimoenum, passato anche sotto il patrimonio di S. Pietro, nel XIII secolo diventa feudo degli Orsini e in seguito dei Colonna che gli attribuiscono il nome attuale.
Feste e tradizioni: il vino è il protagonista ogni anno ad inizio ottobre della Sagra dell’Uva. Durante i festeggiamenti curiosa è l’usanza del paese di far uscire vino, anziché acqua dalla Fontana dei Mori in Piazza Matteotti.

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