Da Valmontone ad Artena attraversando la Valle del Sacco

ITINERARIO 12 (165 KM)

itinerario 12

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ROMA – VALMONTONE – COLLEFERRO – GAVIGNANO – GORGA – MONTELANICO – CARPINETO ROMANO – SEGNI – ARTENA – ROMA

 

Nella Valle del Sacco fino alle pendici del Monti per vivere la Sagra del Maialetto

 

VALMONTONE

Monumenti e storia: la parte vecchia del paese ha caratteristiche medievali. Nella piazza maggiore da visitare la Colleggiata fiancheggiata da due caratteristici campanili. Notevole anche il Palazzo Doria, dal barocco cortile, eretto nel XVII secolo, splendido esempio di edificio barocco, eretto da Mattia De Rossi per il principe Camillo Pamphilj e la consorte Olimpia Aldobrandini.

Feste e tradizioni: a metà giugno torna la Sagra degli gnocchi a coda de soreca (cioè a coda di topo, sottili), una delle ricette tipiche della gastronomia dei Castelli.

COLLEFERRO

Monumenti e storia: ultimo comune della provincia di Roma prima di giungere in Ciociaria, sorge lungo il corso del fiume Sacco. Le origini del borgo non sono molto antiche, anche se la zona era abitata fin dall’antichità.

Feste e tradizioni: Santa Barbara, festeggiata il 4 dicembre, è la patrona.

GAVIGNANO

Monumenti e storia: dalle caratteristiche case in pietra bianca e rossa che si affacciano su stradine tortuose. Da visitare la Chiesa del Calvario e il palazzo baronale con suo spettacolare affaccio sulla Valle del Sacco. Nei pressi si trova la fonte Meo dall’ottima acqua minerale.

Feste e tradizioni: la Sagra dei Maccarun si tiene nell’ultimo week-end di luglio ha l’obiettivo principale di mantenere la tradizione di questi finissimi e sottili fili di pasta fatta in casa conditi con sugo e formaggio di pecora. San Rocco è patrono di Gavignano.

 

GORGA

Feste e tradizioni: nella prima metà di dicembre si svolge la prima Sagra dell’Olio. A Gorga la raccolta delle olive vanta una tradizione secolare. La manifestazione è un momento di incontro tra sapori e saperi consentendo la degustazione di antiche ricette preparate con l’olio extravergine locale.

Parchi, escursioni, panorami: nei pressi del piccolo centro sono possibili escursioni ai Monti Filaro (1.230 metri) e San Mariano (1.387 metri).

MONTELANICO

Monumenti e storia: posto lungo la valle dei Monti Lepini deve il suo nome alla famiglia romana dei Metelli. Le sue origini sono medioevali, sorse tra il IX e il X secolo e più tardi fu distrutto: prima da Martino V, nel 1313 dagli Anagnini e nel 1495 dalle truppe di Carlo VIII. Molte famiglie nobili dominarono Montelanico, tra le principali ricordiamo: i Conti di Ceccano, i Barberini ed infine i Doria Pamphili.

Feste e tradizioni: la Sagra della Castagna si svolge nella terza domenica di ottobre. Durante la manifestazione sono aperte mostre di castagne e di artigianato locale

 

CARPINETO ROMANO

Monumenti e storia: abitato medievale (604 metri) con resti di mura ciclopiche, la chiesa di Santa Maria del Popolo del XII secolo, la chiesa di San Michele Arcangelo e quella di Sant’Agostino.

Feste e tradizioni: la prima domenica di marzo si tiene la Sagra del Tartufo, più diffusi nella zona sono il nero pregiato e lo scorzone, il primo matura dalla metà di novembre a marzo il secondo dalla metà di maggio fino a settembre.

Parchi, escursioni, panorami: da ammirare il panorama dal Monte Semprevisa (1.536 metri) che offre una magnifica veduta che si spinge fino alle isole Pontine e alle catene montuose circostanti.

 

SEGNI

Monumenti e storia: sulle pendici dei Monti Lepini, fondata dai Volsci col nome di Signia, Segni, 650 metri, ha origini fin dall’età del Bronzo. Fu Tarquinio il Superbo a fondarla nel 513 a. C.. Era racchiusa entro 2 km di mura. In esse, nella parte nord-occidentale della città si apre l’enorme Porta Saracena. Sede di vescovado, dal V sec. è residenza di pontefici.

Feste e tradizioni: nella “Cisterna” si svolge nella prima metà di la Sagra del Maialetto: cinque giostratori che con una scopa cercano di toccare un maialetto ma finiscono con il colpirsi fra di loro. San Bruno, festeggiato il 18 luglio, è il patrono di Segni.

ARTENA

Monumenti e storia: il suo borgo è famoso per le bellezze architettoniche, per le rampe ed i vicoli stretti e percorribili ancora oggi solo a piedi o sul dorso di un asino. Il vecchio nome che veniva dato alla città quello di “Montefortino” che rimase fino a 130 anni fa. Nel 1569 gli spagnoli occuparono il paese che fu distrutto, bruciato, arato e cosparso di salle. Ma dopo appena due anni, miracolosamente “ex cinere resurgo”, la città risorse più forte e più valorosa di prima.

Feste e tradizioni: passeggiate a dorso di mulo nel centro storico gioiello e un percorso enogastronomico in sei tappe: sono i capisaldi della festa di Montefortino che si svolge a fine agosto-inizio settembre.

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