Tivoli – Stacchini e non solo, viaggio tra gli “accampamenti” di Bagni

L’altro volto di Bagni di Tivoli è aldilà della Tiburtina. Insediamenti abusivi che da via Cesurni arrivano fino all’occupazione dell’ex polverificio Stacchini. Ma non finisce qui. Da oltre otto anni, centinaia di persone hanno trovato “casa” nei terreni comunali di via dei bagni vecchi. “Abusivamente” secondo i residenti e il comitato di quartiere Tivoli città termale.
Il presidente del comitato, Salvatore Ravagnoli, sollecitato da tutto il quartiere, decide quindi di scrivere al Commissario prefettizia di Tivoli, Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi, chiedendo di intervenire su “una situazione che ormai è fuori controllo”.
“Dal 2007 abbiamo fatto solo sgomberi e la situazione è addirittura peggiorata, sia in numero, sia in condizione di vita in cui versano queste persone – dice Ravagnoli -. Serve un intervento strutturale”.
L’amministratore di Tivoli, di tutta risposta, invia un controllo sui terreni di Bagni vecchi per controllare effettivamente chi vi dimora. Ma per Stacchini la situazione è differente. Una discarica a cielo aperto dove si trova davvero di tutto: copertoni, scarti edili e di automobili, materiale elettronico e amianto. Un sito che, se lasciato così com’è, continuerà ad inghiottire i rifiuti dei privati e delle aziende che stanno avvelenando questo territorio.
Il nuovo dirigente del Commissariato di Polizia recentemente assegnata a Tivoli e Guidonia, Mariella Chiaramonte, fa sapere a Tiburno.tv che questa situazione “è la sua priorità”. “Stiamo studiando l’intervento più adeguato – dice -, ma senza un piano strutturale comunale è difficile superare questa emergenza. Gli sgomberi non sono la soluzione”.
E nel frattempo, il territorio soffre di degrado ed incuria. Con oltre 500 persone, di cui tantissimi bambini, che vivono accampati in condizioni igienico-sanitarie insostenibili.

Veronica Altimari

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