Mentana – Rapine al negozio e ora colpo a casa. Incubo ladri per Elvira e Mauro

Due rapine in pochi mesi alla tabaccheria di famiglia e ora è arrivato anche un furto in casa. Sembra una vera e propria maledizione quella che nell’ultimo anno ha colpito Elvira Vittori e Mauro Capomagi.
Martedì 12 novembre i ladri sono entrati nella loro abitazione nelle campagne di Mentana, nei pressi della Mezzaluna e hanno fatto razzìa di ori, gioielli, televisori e addirittura vestiti. Probabilmente sono stati disturbati, altrimenti il bottino e il danno sarebbe potuto essere ancora maggiore.
Per entrare non si esclude che abbiano picchiato i cani di famiglia, uno trovato con un bernoccolo in testa e l’altro visibilmente scosso per ore.
“Se ce l’hanno con noi? Credo proprio di no, perché non abbiamo mai fatto del male a nessuno – spiega Elvira Vittori – noi non abbiamo né soldi, né oro, quindi non capisco cosa speravano di trovare in casa. Il danno principale è stato quello alla finestra blindata che hanno scardinato e che abbiamo dovuto rifare. La prossima volta, se me lo dicono gli faccio trovare aperto. A parte le provocazioni, spero che non c’entri nulla un volontariato specifico che sto facendo in questo periodo”.
Erano circa le 17,30 di quel martedì pomeriggio, quando i soliti ignoti sono entrati nella villetta della famiglia Capomagi. Hanno divelto dal muro una persiana blindata in ferro e sono entrati nella casa. Hanno messo tutto sottosopra e hanno trovato un computer, un portatile, un tablet, un po’ bigiotteria e di orologi vecchi, oltre a una giacca Peuterey. I ladri hanno portato via anche un fucile da caccia.
Probabilmente non hanno completato l’opera, perché una stanza non è stata toccata. A metterli in fuga, forse, i cani che hanno iniziato ad abbaiare, attirando l’attenzione anche dei cani del vicino. E’ stato lui a telefonare ad Elvira e Mauro per avvertirli del possibile furto, ma quando sono arrivati ormai era troppo tardi.
Il giorno dopo la famiglia ha presentato denuncia presso la stazione dei carabinieri di Mentana, che indaga su questo furto, così come sulle due rapine subite negli ultimi mesi.
Quella più recente è datata 29 ottobre ed ha dell’incredibile perché si è consumata a mezzogiorno, proprio al centro del paese. Qualche giorno dopo il tema è stato trattato anche in Consiglio comunale, perché il sistema di 64 telecamere installate nelle tre frazioni, non è ancora completamente funzionante a causa di una serie di intoppi tecnici. Addirittura a Castelchiodato il problema per alcune è l’allaccio della corrente da parte dell’Enel. Era quasi mezzogiorno dunque quando il ladro è entrato nella tabaccheria di via 3 novembre con il volto coperto da una calzamaglia nera. Nel locale c’era solo Elvira. Ha intimato alla donna “non urlare senno’ ti sparo”.
Ma la donna, che aveva subito una rapina qualche mese prima, ha iniziato a gridare, sperando che passasse qualcuno e che potesse dunque spaventare e mettere in fuga il ladro. Il ladro però è saltato dietro al bancone continuando a minacciarla con la pistola. Ma Elvira è sgattaiolata sotto al bancone ed è riuscita a uscire fin strada, continuando a chiedere aiuto. Il ladro ha acciuffato tutto l’incasso e poi è scappato via in direzione “monumento”. Ha salito le scale di corsa, si è disfatto della calzamaglia che ha usato per coprirsi il volto, poi è fuggito in macchina. Un testimone ha provato a rincorrerlo e lo ha anche visto di profilo, la macchina utilizzata sarebbe una Renault Twingo grigia, ma finora il rapinatore è ancora a piede libero.
L’altra rapina – una brutta aggressione – risale al 20 dicembre 2012, quando i due tabaccai sono stati fermati sotto al monumento mentre entravano in macchina. Solo 8 giorni più tardi, un’altra rapina finirà in tragedia: quella ai danni di Giorgio Marcucci, barista di via Moscatelli. Erano circa le ore 20, quando Mauro ed Elvira avevano chiuso il negozio e stavano andando verso la loro macchina per tornare a casa. Dopo aver fatto la scalinata, sotto al monumento, sono stati aggrediti da due ragazzi che erano seduti sul muretto. Uno alto e uno più basso, sembravano due giovani come tanti che si fermano a fare due chiacchiere sotto al monumento, invece quando Mauro ha provato ad aprire la sua macchina, uno dei due gli ha afferrato la nuca da dietro e gli ha spinto la testa contro la carrozzeria. Il tabaccaio è svenuto sul colpo e il ladro ha iniziato a frugare nelle tasche, nonostante l’uomo fosse privo di sensi. Ma ha trovato solo pochi spicci. Intanto l’altro uomo provava a sfilare la borsa alla moglie Elvira. Aveva solo pochi soldi, non l’incasso della giornata come probabilmente pensavano i ladri, eppure istintivamente la donna ha tenuto stretto la borsa. Il ladro l’ha afferrata per i manici e trascinato la donna per un centinaio di metri fino al vicolo delle Mura.
Va detto che la famiglia aveva subìto anche un tentato furto in casa a febbraio di quest’anno.

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