M.rotondo – Affidato appalto da 800mila euro per il teatro finito sotto inchiesta

I soldi per il teatro Ramarini si trovano sempre, nonostante le ristrettezze e le fatiche per chiudere il Bilancio.
Sono stati trovati anche questa volta, con l’aggiudicazione in via definitiva dell’appalto da 800mila euro per portare a termine i lavori del teatro, già sotto la lente della magistratura – che sta spulciando le carte dei lavori – e di molti esponenti politici, tra cui va ricordata una segnalazione alla Corte dei Conti su iniziativa del consigliere comunale Antonio Terenzi.
L’amministrazione di Mauro Alessandri vuole arrivare alle elezioni con il teatro finito, dopo 10 anni di lavori, ritardi stop e una valanga di soldi pubblici per poi ritrovarselo ancora chiuso.
Aggiudicatario dei lavori un consorzio abruzzese, che ha vinto una gara ad inviti a cui hanno partecipato 10 ditte. Per finire i lavori e inaugurarlo ci vorranno, come anticipato nei mesi scorsi, circa 800mila euro. Che andranno a sommarsi ai quasi 2milioni di euro pagati fino ad oggi per i lavori dalle casse del Comune.
Dove trovare i soldi? Secondo quanto appreso da Tiburno si andrà a scavare nel capitolo della devoluzione dei mutui. Ma bisognerà comunque fare i conti con il patto di stabilità.
Recentemente Palazzo Orsini ha bonificato l’area, diventata negli anni un cantiere abbandonato, ricettacolo di immondizia e schifezze. Tutto per preparare il nuovo cantiere che, a questo punto, dovrebbe portare all’inaugurazione dell’opera pubblica più contestata degli ultimi anni.

 

L’articolo completo su Tiburno in edicola da martedì 3 dicembre 2013

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