Mentana – La biblioteca è un forno. Quaranta gradi in sala gli studenti scappano

Troppo caldo, la biblioteca è vuota. I locali di vicolo Crescenzio sono gli unici comunali dove non è presente un impianto di condizionamento dell’aria. La settimana scorsa, con le temperature ben oltre i trenta gradi, sono stati parecchi i ragazzi che sono entrati in biblioteca per studiare e sono scappati via perché non si respirava. In particolare al piano superiore dove c’è un sottotetto in mattoni
che si infuoca con il caldo. E’ da anni che il problema viene segnalato, ma per un motivo o per l’altro non viene mai affrontato. Adesso si aspetta l’approvazione del bilancio che avverrà entro
fine giugno, ma ormai anche questa estate è andata.
Qualche anno fa il progetto per installare gli impianti in tutta la biblioteca era stato presentato in Regione ed era stata data la disponibilità a finanziare i lavori, che costavano circa 50 mila euro,
ma il comune di Mentana avrebbe dovuto contribuire in piccola parte. Tutto però si arenò e dopo anni non ci sono novità. Va detto, comunque, che nonostante i locali siano grandi, esistono anche impianti molto meno onerosi.
Negli ultimi anni di soldi in bilancio per le attività della biblioteca ne sono stati impegnati davvero pochi: i capitoli di spesa nel momento di dichiarazione di dissesto finanziario sono passati da 3 a 2. A sparire in tempi di crisi è stata la voce da 3 mila euro che serviva per le attività culturali. Sono “sopravvissute” quella da 2.500 euro per comprare libri e quella da mille euro per la cartolibreria.
Ma i punti dolenti, caldo a parte, sono due. Il primo è che il 31 dicembre è scaduta la gestione della cooperativa “Ricreazione” che offriva ripetizioni, corsi e letture animate. Da allora non è stato ancora fatto il nuovo bando, che dovrebbe arrivare sempre dopo l’approvazione del bilancio di fine mese. L’altro problema di questi mesi sono stati i mancati lavori nella sala conferenze al piano inferiore. Lavori che erano stati programmati per lo scorso marzo e infatti le presentazioni di libri e le altre attività organizzate dalle associazioni Progetto Donna e Istituto Studi Sabini sono state sospese in quel periodo. Peccato che poi di lavori non se ne sia vista nemmeno l’ombra.
Stando sotto al livello della strada il locale è molto soggetto all’umidità e l’intonaco si sta staccando pezzo dopo pezzo. Un aspetto più estetico che di agibilità, che comunque va risolto. La soluzione adottata qualche anno fa era stata quella di mettere una specie di drappo blu attorno alle pareti che coprono l’intonaco. Adesso però il problema si è ripresentato di nuovo.

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