Un colpo commesso “dai soliti imbecilli” come si è espressa la società amarantoblu, che poi in una nota diffusa su Facebook ha meglio specificato: “Secondo alcune testimonianze, sono stati identificati alcuni componenti del commando degli imbecilli che hanno rubato questi importanti cimeli appartenenti alla nostra società”. La notizia del furto ha scosso anche gli ambienti della tifoseria: “Venendo a conoscenza dell’increscioso fatto – hanno comunicato gli esponenti della Santa Pirateria Ultras Tivoli – ci sentiamo in obbligo di dire la nostra. Rispondiamo in particolare al presidente ‘caduto dalle nuvole’ che ha esposto denuncia per furto. Vorremmo chiarire e ribadire al presidente che i locali che ospitavano la sede della nostra amata 1919, nonché bacheche di trofei e gagliardetti, si trovavano in stato di totale abbandono ormai da mesi, come da noi più volte denunciato, e allora di cosa meravigliarsi? Se poi come dice il presidente ci sono chiare testimonianze vorremmo essere aggiornati anche noi. Quali sono queste prove? A chi si riferisce quando si rivolge al commando degli imbecilli? Per il bene della nostra amata Tivoli 1919 ci auguriamo che la Coppa torni a casa al più presto” (nella foto a destra un’immagine d’epoca della vittoria della Coppa Italia di serie C).
IL PRECEDENTE Non è la prima volta che la sede della Tivoli 1919 viene presa d’assalto. A fine luglio ignoti hanno forzato l’ingresso dello stadio riuscendo ad entrare negli uffici della sede della società amarantoblu. Qui, dopo aver rovistato nei cassetti e negli armadi, sono stati utilizzati gli estintori svuotandoli contro le pareti e gli arredi, provocando ingenti danni. Un paio di settimane prima stessa sorte era toccata ai locali dell’adiacente piscina.