di Angelica Cardoni
Andrea, come è stato trascorrere il Natale in costume e da sposini?
Un’esperienza favolosa! Siamo tornati giusto in tempo per la fine dell’anno visto che il 31 avevo una serata in programma.
Nelle vesti di cantante ti ha conosciuto bene anche il Tiburno…
E’ vero, ho partecipato al concorso “Nati per vincere”, organizzato dalla vostra redazione più di qualche anno fa. La musica è parte integrante della mia vita e sono stato un cantautore fino a quando l’ho ritenuto opportuno: adesso, lavoro nei locali con le persone che apprezzano la mia voce e le mie doti artistiche.Sì, lui faceva una delle sue serate karaoke in un locale di Roma dove all’epoca abitavo. Mentre cantava, io e i miei amici ballavamo sui tavoli ed è così che ci siamo conosciuti.
E poi come vi siete trovati?
Galeotto fu facebook, tutta la mia comitiva lo aggiunse, compresa io. È iniziata un’amicizia speciale che si è trasformata in amore, anche se i primi tempi l’ho fatto penare per un po’.
Come ti ha conquistata?
Con la sua dolcezza e la sua solarità, due aspetti per me fondamentali. E poi ci sa fare con le donne … Sono anni di esperienza quelli, visto che ha dieci anni più di me (sorride ndr).
Da Roma quindi ti sei trasferita a Tivoli, una bella prova d’amore!
E già ! All’inizio non è stato semplice, non avevo amici e, per un periodo, nemmeno un lavoro. I primi tempi lo seguivo in tutte le sue serate perché era l’unico modo per stare con lui e per avere una vita mondana.
Chi è il più geloso tra i due?
E: sicuramente io ! Quando assisto alle sue serate , nel rispetto della sua etica professionale, non faccio vedere che sono sua moglie e a maggior ragione le donne gli si avvicinano e come! Però mi fido di lui e gli racconto ogni cosa della mia vita.
A: Per questo io la sera vado a cantare! (sorride ndr). Io considero la gelosia una malattia, poi non ne avrei veramente motivo. Decisamente no. Il 6 dicembre di un anno fa ho aperto la porta di casa ed è partita la canzone di Claudio Baglioni “Io ti prendo come mia sposa”, da allora diventata la nostra canzone che ci ha accompagnato anche sull’altare. Su una parete c’era la scritta “Mi vuoi sposare?” con palloncini, rose rosse, anello, brindisi e torta. Oltre a un sì e a un no, aveva scelto anche la data, scritta più in basso, ma presa dall’emozione nemmeno l’avevo vista: per fortuna che aveva nascosto una telecamera, così potrò rivedere i pianti e il momento unico tutte le volte che voglio!
Andrea, da bravo cantante, le avrai fatto una bella serenata …
Certamente, non è semplice organizzare una serenata vivendo nella stessa casa, così mi ero messo d’accordo con un amico che si sposava pochi giorni dopo per fingere di dover suonare per lui, a due giorni dal nostro matrimonio.
Erika, non ti eri accorta di niente?
Assolutamente no, è stata una sorpresa ben riuscita. Andrea mi ha dedicato tutte canzoni con un significato per me importante e devo ammettere che ho pianto tantissimo!E: Sì, pensa che abbiamo ballato persino sull’altare! Al momento delle firme abbiamo fatto intonare qualche canzone del genere gospel. Ci siamo ritrovati a ballare con il parroco al centro che diceva: “Però, non mettetemi su Youtube!”.
A: Dopo lo scambio degli anelli, sono andato sull’altare a cantare l’Ave Maria e posso assicurarti che è stato il palco più emozionante della mia vita.
Avete dato un tocco di creatività ad ogni dettaglio, anche per far divertire gli invitati…
E: Sì, ad esempio abbiamo fatto le partecipazioni a puzzle: ogni invitato l’ha dovuta costruire! Inoltre, abbiamo chiesto a tutti coloro che hanno partecipato alla nostra festa, di scattarsi un selfie di prima mattina che monteremo nel nostro filmino di nozze.
A: Pensa che dopo il ricevimento, vestiti da sposi ci siamo presentati con i nostri amici in un pub della zona e abbiamo ordinato un tagliere di salumi, le olive ascolane e le patatine fritte, anche perché come tutti gli sposi, non avevamo toccato cibo!.
Li avete fatti divertire anche qualche tempo prima del matrimonio, con un scherzetto niente male, ce lo raccontate?
E: Siamo stati testimonial per un gruppo di Wedding Planner: gli serviva una coppia che simulasse il matrimonio e noi ci siamo prestati.
A: Senza scrivere nulla abbiamo pubblicato, su facebook, una foto di quel giorno e abbiamo fregato tutti! Chi si arrabbiava per non essere stato invitato, chi litigava con i nostri genitori, chi correva a farci il regalo: abbiamo scatenato il panico. A: Domenica 11 gennaio ci siamo vestiti di nuovo e, nella chiesa di Sant’Eufemia a Maiella in Abruzzo, ci siamo fatti benedire nuovamente le fedi. È stata una sorpresa per la mia madrina e per il mio padrino i quali non hanno potuto assistere alla cerimonia del 6 dicembre: è stato come sposarsi due volte.
E: Fedi che ci siamo fatti regalare dai nostri genitori come buon auspicio: i miei stanno insieme da 42 anni, quelli di Andrea hanno festeggiato le nozze d’oro.
Sfogliando il vostro libro degli sposi, mi colpisce un altro messaggio, lasciato da un’invitata: “Mai come oggi, mi sono convinta che nella vita sono poche le cose che contano. La prima è sicuramente l’amore, grazie per avermelo ricordato”…
E: L’amore è il segreto di tutto. Non è per tutti, non si trova facilmente, ci vuole tanta fortuna e bisogna saperlo coltivare: credo che noi ci siamo riusciti e posso garantirti che quello vero esiste. Il giorno delle nozze siamo stati contagiosi, erano tutti felici e più innamorati.
E tra dieci anni, come vi vedete?
A: Con qualche capello bianco in più, con ritmi di vita più rilassati e dei marmocchietti in giro per casa.
E: Marmocchietti che tra dieci anni saranno un po’ cresciuti, speriamo un maschio ed una femmina. Visto che mi piace molto studiare mi vedo sempre come un’infermiera, ma almeno con una laurea in più!