Monterotondo – Aaa cercasi gestori degli stadi comunali. Ecco il bando per Cecconi e Pierangeli

Diversi il canone che i futuri soggetti concessionari dovranno versare al Comune, in ragione delle differenze tra i due impianti in ordine a numero e dimensione dei campi da gioco e strutture disponibili.
I concessionari saranno inoltre tenuti ad assicurare, nell’ambito delle attività organizzate presso l’impianto, l’ingresso gratuito agli impianti e la pratica sportiva gratuita ad un numero di utenti segnalati dai Servizi sociali o  territoriali pari al 10% del totale degli iscritti.

 

I criteri per l’assegnazione
Saranno valutati, oltre all’offerta economica più vantaggiosa, la qualità dei progetti tecnici di gestione dei servizi e gli interventi migliorativi delle strutture che saranno proposti dai partecipanti al bando. Nello specifico: la promozione dell’attività calcistica in favore di bambini e giovani, le iniziative specifiche di educazione all’attività sportiva di adulti e anziani, il numero o i corsi d insegnamento di attività sportive aggiuntive rispetto al calcio, le attività collaterali compatibili con gli impianti, le collaborazioni con l’associazionismo, il terzo settore e con i gestori di altri impianti sportivi comunali, il rifacimento dei campi di calcetto in erba sintetica, la riqualificazione energetica degli impianti, l’inserimento di nuovi arredi e attrezzature per gli spogliatoi e le tribune, le opere di sistemazione delle aree restanti, sportive e non, le attività di ristrutturazione finalizzate al rilascio del certificato di agibilità edilizia.

 

Stadio Pierangeli: contratto per 5 anni

La concessione per lo stadio Pierangeli durerà cinque anni. I soggetti aggiudicatari della gara per la gestione del Pierangeli percepiranno tutte le entrate derivanti dall’applicazione delle tariffe relative all’utilizzo delle strutture e all’organizzazione delle attività e dalla gestione complessiva dell’impianto.

 

Stadio Cecconi: 8 anni per gestire anche bar

Per il Cecconi si parla invece di otto anni di concessione. Chi si aggiudicherà la gestione dell’impianto avrà in più le entrate derivanti dalla gestione del bar e delle aree ad esso collegate, dalla vendita a terzi degli spazi pubblicitari, dall’organizzazione di attività ricreative e culturali organizzate all’interno della struttura sempre che non interferiscano negativamente con le attività calcistiche, altre iniziative eventualmente proposte e autorizzate dall’amministrazione comunale.

 

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Il sindaco Alessandri: “Affidiamoci a realtà sportive di comprovata esperienza”
“L’organizzazione e la gestione dei servizi e delle strutture pubbliche – afferma il sindaco Alessandri – deve necessariamente essere all’altezza della città com’è oggi, della sua crescita e della sua complessità. L’affidamento degli impianti calcistici a realtà sportive di comprovata esperienza e specializzazione risponde esattamente a questa esigenza, nel segno di quella sussidiarietà che peraltro caratterizza da tempo la gestione degli impianti sportivi e che oggi, sull’esempio della piscina comunale, compie un ulteriore salto di qualità”.

 

L’assessore al Patrimonio Lupi: “Migliorerà qualità del servizio”

“La nuova formula di gestione – conferma l’assessore al Patrimonio Antonino Lupi – consentirà di
coniugare qualità del servizio e miglioramento delle strutture, economicità, razionalizzazione di spazi e tempi di fruizione”.

 

L’assessore allo Sport Pieretti: “Crescita individuale ed integrazione prima di agonismo”

“Tuttavia – conclude l’assessore allo Sport Alessia Pieretti – non saranno minimamente scalfiti quei principi che hanno da sempre ispirato le politiche dello “sport per tutti” a Monterotondo: la valorizzazione, prima ancora che dell’agonismo, del contributo che la pratica sportiva offre alla crescita individuale e all’integrazione sociale. Principi e linee di governo che, negli anni, hanno consentito alla nostra città di realizzare un patrimonio di impiantistica sportiva che contribuisce notevolmente a renderla vivibile e ricca di servizi”.

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