Parlando con commercianti e ambulanti Tiburno.tv aveva raccolto commenti positivi ma anche più di qualche critica sulla disposizione di stand e bancarelle nel centro storico della città, oltre alle lamentele di chi si è sentito “escluso” come i negozianti e gli artigiani di piazza Tani o Riserraglio, nel cuore del quartiere medievale.
Caucci: “Vie stracolme, presto un circuito che coinvolga Tivoli Terme e Villa Adriana”
Musizza: “Visitatori 35% in più rispetto alle ultime edizioni”
“E’ stato dato molto risalto al settore dell’artigianato e dei prodotti tipici che hanno occupato le piazze Campitelli, la Scalinata Roesler Franz, piazza Colonna, via Palatina e piazza Plebiscito. Totalmente i posti, tutti occupati, erano 180 circa 30 in più rispetto all’ultima edizione. Un altro aspetto che è stato curato sono stati i trasporti, grazie alla Cat e al consigliere del sindaco Francesco Campi, le autolinee hanno offerto il servizio gratuito di trasporto nell’intera città. Per la prima volta nella storia della fiera è stato fatto un manifesto promozionale affisso anche nelle cittadine limitrofe. I visitatori sono stati circa il 35% in più rispetto alle ultime edizioni, la grande affluenza non ha comunque creato problemi di viabilità grazie al fatto che il posteggio del lunganiene era libero da banchi”.
A parlare per gli operatori della Fiera, Claudia Santucci, che ha partecipato alle ultime 18 edizioni della Fiera: “Faccio i complimenti agli organizzatori. C’è stata molta affluenza, forse perchè la Fiera era riunita tutta nella zona del centro. L’idea di valorizzare il centro storico mi sembra ottima e ha dato i suoi risultati”.
Escluse dal tracciato le piazze del quartiere medievale
La Fiera di San Giuseppe non ha coinvolto tutto il centro storico. Anzi, esclusi da stand e bancarelle alcuni dei punti più suggestivi del quartiere medievale come piazza Tani, storico punto di ritrovo che oggi sembra più relegato a parcheggio, o la vicina piazzetta del Riserraglio, entrambe rimaste fuori dal percorso della Fiera.
Immaginabile il malcontento di chi le vive e cerca di valorizzare da decenni questi angoli tiburtini con iniziative ed esperienze che puntano alla valorizzazione delle realtà del territorio e la promozione turistica.
“Quando ho letto il tracciato della Fiera sono rimasta davvero delusa – commenta Rita Celanetti, presidente dell’associazione L’Erba Voglio, sede proprio in piazza Tani dove da anni svolge corsi e manifestazioni dedicate all’artigianato -. Credo si sia persa una grande occasione per coinvolgere tutto il centro. La nostra sede da almeno 25 anni è una fucina nella formazione di artisti e artigiani, se la Fiera fosse arrivata a piazza Tani avrei aperto volentieri per esporre i lavori dei soci. Purtroppo è rimasta esclusa, sono rammaricata perché al momento di organizzare nessuno ci ha coinvolti direttamente”.
“Privilegiata zona del Colle, un danno per i commercianti”
Sulla stessa lunghezza d’onda Luigi Guerriero, responsabile della Upvad ConfCommercio: “Non siamo stati nemmeno interpellati – commenta l’ambulante in pensione -. Dalla mappa emerge chiaramente che la Fiera è sempre più frastagliata: il lunganiene escluso, privilegiata la zona del Colle che non è ideale per il commercio su aree pubbliche. Sono convinto che finirà per danneggiare i commercianti, tanto quanto la riduzione degli spazi per ogni banco”.