E’ una bella domanda a cui va trovata una risposta. Gli agenti della polizia locale, infatti, terminano il turno alle 21,12, mentre il divieto di vendere per asporto bevande in bottiglie di vetro scatta alle 22 e termina alle 7 del mattino. Il divieto assoluto di vendere alcolici e superalcolici da asporto, invece, scatta alle 24. Considerando che l’ultimo turno della Polizia locale termina prima dell’inizio dei divieti sulle bottiglie, a controllare l’applicazione dell’ordinanza del sindaco di Monterotondo sulle bottiglie di vetro, a fare multe e far scattare – nel caso – le denunce, resterebbero solo i carabinieri della Compagnia di Monterotondo, l’unica forza di polizia presente sul territorio.
Possibile? “Non entro nel merito della decisione che ha portato a questa ordinanza – spiega il vigile Fabrizio Casadei, sindacalista della sigla Csa – Se mi si chiede: Chi la controllerà l’applicazione dell’ordinanza? Certamente noi, rispondo, ma i nostri turni terminano alle 21,12 e non credo che i carabinieri abbiano il tempo per andare a controllare le attività commerciali. Loro possono intervenire in caso di urgenza o di problemi di sicurezza”. “Inoltre come sindacalista pongo un tema. La Polizia locale non è un organo di polizia, ma siamo ausiliari di pubblica sicurezza e non abbiamo la dotazione idonea. Di conseguenza questo tipo di controllo lo potremmo fare esclusivamente in simbiosi solo con un’altra forza dell’ordine, attraverso delle pattuglie miste di cui nessuno per ora ha fatto richiesta. Questo perché noi non abbiamo una dotazione di sicurezza per tali attività, considerando che – per legge – dopo le 22 questo gli agenti di polizia locale dovrebbero essere armati e noi non lo siamo. Insomma i problemi sono tanti ed è un po’ come un cane che si morde la coda – spiega ancora Casadei – L’unica eccezione è il progetto “Città sicura”, con cui alcune volte ci sono colleghi che montano dopo le 15 e staccano alle 22 e 42. Noi saremmo disponibili a questo tipi di servizi, ma il trend mi sembra quello di ridurre questi progetti”.
“Questa ordinanza molto importante del sindaco risponde ad una richiesta di presidio del territorio e di sicurezza che ci arriva dai cittadini – dice il consigliere comunale Pd Simone Di Ventura, presidente della Commissione attività produttive – E’ un primo passo di un percorso da costruire. So che c’è stato un confronto tra Polizia locale, carabinieri e Amministrazione comunale nei mesi passati su questi temi. Bisognerà sicuramente lavorare per tentare di prolungare l’attività serale dei Vigili urbani, al fine di dare applicazione all’ordinanza”.
“Sul centro storico si è lavorato molto e il collega Claudio Felici, delegato al centro storico, ha fatto molto bene – dice ancora Di Ventura – Pensiamo all’attivazione della ztl, ormai prossima”. L’ordinanza, considerando l’esperienza degli anni scorsi e l’esasperazione di molti cittadini del centro storico di Monterotondo, usa toni molto duri. “Considerata la notevole frequentazione dei locali pubblici in particolar modo nel periodo estivo – si legge infatti nel documento – che determina affollamento delle strade e piazze del territorio comunale. E rilevato che ciò comporta un notevole incremento del consumo di bevande maggiormente in bottiglie di vetro e bicchieri di vetro spesso abbandonate al di fuori degli appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti soprattutto nelle ore notturne, venendosi a creare in caso di rottura, un pericolo per l’incolumità dei pedoni e del patrimonio pubblico e privato”. E poi le cose posso degenerare.
“Spesso si sono registrati episodi di euforia collettiva, in particolar modo nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino, trascesi a fatti comportanti danni a cose e persone, a causa dell’utilizzo di mezzi contundenti quali bottiglie ed oggetti in vetro abbandonati in strada, che possono diventare un pericolo per la pubblica incolumità”: Insomma “ragioni di ordine pubblico e di sicurezza” che hanno spinto il comune a stilare una serie di norme in vigore dal 13 di aprile. Nel lontano 2008 l’allora sindaco Antonino Lupi firmò una ordinanza molto restrittiva che puntava a ridurre il consumo di alcol, che imponeva il divieto di consumare qualsiasi bevanda alcol dopo le 21 nelle aree pubbliche, e la chiusura dei locali non oltre le due di notte. Anche in quel caso l’Amministrazione si era mossa a seguito delle proteste dei cittadini.