Tivoli – Perde lavoro e riceve lo sfratto, si incatena al Comune: “Sono disperato, chiedo aiuto”

Da questa mattina, mercoledì 18 novembre, Sergio Giori, 57 anni di Paterno si trova sotto Palazzo San Bernardino per chiedere di essere aiutato. Un gesto dettato dalla disperazione di chi dopo aver perso il lavoro come operaio edile si è trovato nell’impossibiltià di pagare l’affitto dell’appartamento dove vive con moglie e figlio 30enne – anche lui è rimasto disoccupato – e persino le bollette di luce e acqua: “La corrente in casa mi è stata messa al minimo – si sfoga Sergio – l’acqua invece me l’hanno proprio staccata. Come facciamo? Come gli zingari, la vado a prendere con le taniche alla fontanella per lavarci e scaricare”.
Sergio da almeno un paio di mesi chiede aiuti ai Servizi sociali del Comune, da quando ha ricevuto l’avviso di sfratto per i mancati pagamenti di nove mesi di affitto: “Ho sempre lavorato da quando avevo 14 anni, una vita di sacrifici – racconta – dopo il terremoto all’Aquila la ditta dove lavoravo come operaio edile mi ha licenziato e sono rimasto senza lavoro. Prima riuscivo a pagare l’affitto grazie all’aiuto di mia suocera che era in casa con noi, poi da quando è venuta a mancare le difficoltà sono aumentate e rischiamo di finire in mezzo ad una strada. Ho sempre fatto una vita onesta, chiedo di essere ricevuto dal sindaco, ho bisogno di un aiuto perché davvero non so più cosa fare”.

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