Evidentemente la squadra romana ispira il giovane difensore e così Ranieri in casa dell’Almas ha realizzato domenica scorsa il suo quarto gol stagionale spianando all’Eretum Monterotondo la via del successo poi certificata dalle altre prodezze messe a segno da Moronti, Ippoliti e Taverna. Quando Danilo Ranieri va in gol l’Eretum Monterotondo coglie un risultato positivo. E’ successo il 9 ottobre, 2-1 all’Almas e gol decisivo al 92°, è successo anche il 16 ottobre in casa contro il Lepanto, 2-2 risultato finale, è successo anche il 15 gennaio con il 2-2 con il Ladispoli. Quattro gol e quattro risultati positivi: “Evidentemente porto bene – spiega il gigante di Tivoli – e sono contento che i miei gol portino dei punti in classifica. L’Eretum Monterotondo sta viaggiando bene in campionato, abbiamo con questo successo cancellato il ko di due domeniche fa e rimesso in quota la nostra classifica”. Vincere 4-1 in trasferta è comunque una grande impresa: “E’ un campionato particolare quello di quest’anno – spiega Ranieri – se togliamo l’Atletico che fa un campionato a parte tutte le altre partite sono molto equilibrate. Tutte le squadre sono ben strutturate e messe bene in campo. Ogni domenica può portare a risultati clamorosi dove l’ultima batte la seconda o la terza”. Ranieri è molto soddisfatto di questa sua stagione: “Sto bene fisicamente, sto bene in questa squadra e ho trovato la posizione giusta in campo. Mister Malizia mi impiega come centrale difensivo della difesa a tre e in questo ruolo mi trovo tanto bene che posso anche andare a fare gol”. Danilo Ranieri intende il suo ruolo alla Bonucci, gli piace guidare la difesa ma costruire anche gioco e poi quando c’è opportunità tentare la via della rete avversaria: “Nel mio ruolo lo juventino è il migliore mentre tra i dilettanti ho ammirato molto un giocatore che è stato mio compagno, Passiatore, bravo anche il centrale del Crecas Calabresi. Mi piace giocare in questo modo”. A Tivoli gli consigliano di vestire la maglia amaranto blu: “Sono cresciuto nella Tivoli 1919 e chissà che un giorno non ci possa tornare. Per ora sto bene a Monterotondo”. Nella vita di tutti i giorni ha uno studio da geometra, è single e per il gol che ha realizzato domenica scorsa ha una dedica bene precisa: “Dedico questo gol a mio nonno Totò, mi aveva chiesto un gol, aveva predetto che avrei segnato ed è ovvio che la dedica del mio gol è tutta per lui”.
di Sergio Toraldo