Da ben 14 anni il paese che sorge nei pressi di Manziana, a soli 50 chilometri da Roma, organizza la sagra dedicata a questa nobile varietà di fungo dalla polpa bianca che non cambia colore né all’aria né al tocco. Nella splendida cornice di Piazza Umberto I, i porcini trasformati in una deliziosa crema nobiliteranno le bruschette; saranno poi il condimento ideale delle fettuccine, nelle due versioni con e senza ragù, e lingrediente principale di una prelibata zuppa con i fagioli; fra i secondi, si potrà scegliere fra lo spezzatino e larista ai funghi porcini, e ancora fra il particolare hamburger con crema ai porcini e i funghi fritti, senza dimenticare il pane, ovviamente al gusto di porcini.
Lo stand gastronomico sarà aperto il venerdì solo a cena e il sabato e la domenica a pranzo e a cena; grazie alla collaborazione con lAssociazione Italiana Celiachia sezione Lazio, nelle giornate di sabato e domenica sarà proposto anche un menù gluten free per permettere a tutti di gustare queste specialità. E non mancherà lo spazio dedicato a ricette più classiche come le bruschette olio e sale (con o senza aglio), fettuccine al ragù, braciola, salsiccia e ventresca alla brace, patatine fritte e dolci.
Al contempo, sui banchi del mercatino, le specialità della sagra saranno in ottima compagnia con la pasta fatta in casa, lolio, il vino, le carni, i formaggi e i dolci, tutti prodotti a chilometro zero provenienti dalle aziende del territorio. Organizzata dallAssociazione Culturale Oriolo Romano in collaborazione con il Comune, la Sagra del fungo porcino affiancherà alle delizie gastronomiche un ricco programma che spazia dagli spettacoli musicali alle conferenze a tema, dai mercatini fino alle mostre darte.
Il tutto allinterno di una location dal fascino unico, piazza Umberto I° dominata dallimponente Palazzo Altieri; sulla pavimentazione che copre tutta la piazza, è disegnata una rosa dei venti che indica i punti cardinali rispetto ai quali sono orientate le quattro bocche da dove fuoriesce lacqua della Fontana delle Picche, attribuita ad un allievo del Vignola. Nel Paese meritano una visita anche le chiese di S. Giorgio e S. Anna, oltre al Convento di S. Antonio da Padova. Gli amanti della natura non resteranno delusi, con la splendida faggeta appena fuori dal centro abitato nominata patrimonio dellUnesco e il Parco della Mola, che prende il nome da un vecchio molino costruito nel 1573; senza dimenticare laffascinante parco di Villa Altieri, inserita da poco allinterno dellelenco dei beni accreditati nella rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico della Regione Lazio.
Oriolo Romano – 15/24 settembre – Il fungo porcino fa festa
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