VIDEO – Mafia bianca Guidonia, le voci dei “mazzettari”

E’ appena uscito dal Tribunale di Tivoli dove stamane, mercoledì 25 ottobre, ha patteggiato una pena a tre anni e 4 mesi di reclusione per corruzione e associazione a delinquere.

 

Insomma l’ex braccio destro di Eligio Rubeis ha ammesso davanti al Giudice per l’udienza preliminare Mario Parisi l’esistenza di un “Sistema Guidonia”, un giro di tangenti, appalti pilotati e lavori fantasma scoperchiato dalla Procura di Tivoli diretta da Francesco Menditto con l’operazione “Ragnatela” che il 20 aprile scorso ha portato in carcere 15 persone. E ha riconosciuto di aver intascato quattro bustarelle, da 14 mila, 4 mila, 2500 e 2 mila euro.

 

Così il giudice Parisi ha sancito per De Paolis l’estinzione del rapporto di impiego presso il Comune di Guidonia, ma l’architetto è stato interdetto dai pubblici uffici per 5 anni, per cui non potrà tornare nemmeno a Marcellina, e dichiarato incapace a contrattare con la Pubblica Amministrazione per tre anni.

Ha invece patteggiato una pena a tre anni, tre mesi e dieci giorni per corruzione A. P., l’imprenditore 80enne di Palombara Sabina reo confesso di un accordo corruttivo per l’appalto trasporti con l’ex vice sindaco Andrea Di Palma da 110 mila euro confiscati dal Tribunale.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Giubileo, 1,5 milioni di euro per migliorare la viabilità in Centro

 

GUARDA IL VIDEO

 

Anche A. P., come De Paolis, è stato interdetto dai pubblici uffici per 5 anni e dichiarato incapace a contrattare con la Pubblica Amministrazione per tre, condannato a versare al Comune di Guidonia 60 mila euro. In più l’anziano imprenditore ne ha versati altri 10 mila euro su un libretto postale a disposizione dell’Ente.

Pena più lieve – sempre per corruzione – quella patteggiata dal braccio destro di A. P., Massimo Egidi, 55enne anche lui di Palombara Sabina, l’uomo che portò una tangente da 50 mila euro a Di Palma: per lui una condanna a due anni, otto mesi e 20 giorni, oltre all’impossibilità di contrattare con la Pubblica Amministrazione per tre anni.

 

L’unico a beneficiare della pena sospesa è stato l’avvocato e imprenditore Stefano Bruno Ruggeri, 54enne romano proprietario di terreni nella zona di Marco Simone condannato a un anno e due mesi per aver “allungato” una bustarella di duemila euro a De Paolis: Ruggeri, a piede libero dal 16 agosto scorso, è stato inoltre dichiarato incapace a contrattare con la Pubblica Amministrazione per tre anni e si è visto confiscare il medesimo importo di duemila euro a favore del Comune, al quale l’imputato ha versato una somma ulteriore di 5 mila euro.

LEGGI ANCHE  MONTEROTONDO - Demolito il capannone di vernici distrutto dall’incendio

 

Infine il 65enne ex consigliere comunale di Forza Italia Alberto Morelli ha patteggiato una pena di tre anni e un mese per corruzione e la confisca di 15 mila euro che verranno versati nelle casse comunali per aver ricevuto una bustarella con 14 mila euro dall’imprenditore Francesco Dei, titolare della cava Saitrav. Anche per Morelli interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e impossibilità a contrattare con la Pubblica Amministrazione per due anni. E De Paolis? L’architetto, nell’ordine, ha spartito la tangente con Alberto Morelli, ha intascato da Ruggeri altri 2 mila euro, mentre ha ammesso di aver ricevuto due buste con 2.500 e 4mila euro dal geometra Antonio Sisti: per questo l’ex braccio destro di Rubeis ha versato nelle casse del Comune di Guidonia 23.500 a titolo di confisca e altri 15 mila a titolo di risarcimento danni.

(Il VIDEO si può trovare qui e in fondo all’articolo)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.