Al termine di una lunga carriera come dirigente presso il Ministero dellEconomia, del Bilancio e delle Finanze, indirizza il proprio impegno alla valorizzazione ed alla salvaguardia dellidentità storica eretina. Dal 2004 al 2016 Presidente dellUniversità Popolare Eretina. Nel 2005 pubblica il libro L8 SETTEMBRE in cui, attraverso i propri ricordi dinfanzia, racconta Monterotondo negli anni della Resistenza
Da cosa nasce il suo interesse per la storia di Monterotondo ?
La mia passione per la storia locale nasce da una tradizione familiare che, da pensionato, ho potuto meglio coltivare, anche stimolato dai nipoti e dai giovani studenti curiosi di conoscere quel mondo così diverso e crudele della guerra
Nel libro 8 settembre, attraverso i suoi ricordi d infanzia, ci racconta Monterotondo in quel difficile momento storico. C è un immagine impressa nella sua memoria che meglio di altre rappresenta quel periodo ?
Limmagine delle mamme che ci tenevano stretti e battevano i denti dalla paura, mentre da fuori rimbombavano i colpi delle armi da fuoco
Per oltre 20 anni lei è stato presidente dell Universitá Popolare Eretina. Quali sono gli obiettivi di questa istituzione?
LUniversità Popolare Eretina è nata oltre 20 anni fa nellottica del long life learning, cioè dellapprendimento e dello sviluppo personale nellarco di tutta la vita. lUpe organizza corsi su svariate discipline, conferenze, presentazioni di libri, dibattiti, cineforum, visite guidate a mostre e siti archeologici. Oltre alla salvaguardia dellidentità locale, un altro grande obiettivo dellUpe è infatti la socializzazione
Quanto e come è cambiata Monterotondo negli ultimi 50 anni?
Laspetto che piú salta agli occhi è come, dal secondo dopoguerra ad oggi, la popolazione di Monterotondo sia quadruplicata. Le fabbriche di laterizi e le opportunità di lavoro nella vicina Roma hanno rappresentato un forte richiamo per la manodopera e per gli impiegati provenienti dalle vicine regioni italiane. Per lo sviluppo urbanistico ed economico della città, fondamentale è stato il ruolo della stazione ferroviaria. Da centro agricolo con la vocazione alla viticultura, Monterotondo si è trasformata oggi in un centro culturale di tutto rispetto, con una grande biblioteca, un museo archeologico ed un museo storico, un teatro che offre una programmazione di prestigio
Perchè secondo lei un ragazzo della nostra etá dovrebbe conoscere la storia della Resistenza ?
Per imparare a riconoscere il mostro che i nostri padri hanno combattutto a denti stretti e che oggi si annida subdolo dove mai immagineremmo
Ha in cantiere un nuovo lavoro sulla storia di Monterotondo?
Sì, un libro sul primo conflitto mondiale che ha mietuto le sue vittime anche a Monterotondo. Attraverso scritti personali raccolti dai testimoni di una guerra che è stata soprattutto guerra di trincea, racconto di un Europa che dovrebbe sentire la comune radice e che invece si fa la guerra.
Gaia Noriega, classe seconda A,
SMS Cardinal-Piazza Monterotondo