Federico Nasti, portiere del Villalba. L’incubo di ogni rigorista

Domenica scorsa una sua prodezza ha neutralizzato il calcio di rigore di Di Iorio, cannoniere dell’Astrea. Era il minuto 74 della gara e l’Astrea era già in vantaggio per 2-1. Se il rigore fosse stato realizzato a un quarto d’ora dal termine sarebbe stato arduo pensare che il Villalba sarebbe potuto uscire imbattuto dal campo dovendo recuperare due gol. Di Iorio si è accomodato nei pressi del dischetto, ha posto con cura il pallone sul punto di battuta e ha guardato il portiere. Probabilmente non sapeva che di fronte a lui c’era il portiere incubo dei rigoristi, Federico Nasti. Centonovantatre centimetri di altezza per settantasette kg di peso. Fisico atletico, sguardo concentrato e impenetrabile. Cresciuto calcisticamente nel Tor Tre Teste, il portiere in passato in forza al Flaminia in Interregionale e all’Audace Genazzano, a venticinque anni è nel pieno della sua maturità calcistica. Nella passata stagione su cinque rigori decretati contro la sua squadra Federico Nasti ne ha neutralizzati quattro. Quest’anno contro il Villalba era stato già decretato un altro rigore, lo scorso 16 settembre in occasione della gara casalinga contro lo Sporting Genzano. Il tiro di Matteo fu parato da Nasti. Come i quattro su cinque della passata stagione. Domenica sul dischetto quando si è presentato Di Iorio probabilmente non sapeva tutto questo. Il suo tiro è stato deviato da Nasti, il pararigori. Il portiere che degli ultimi sei rigori ne ha parati cinque. Ma come fa Federico Nasti a parare tutti questi rigori è un mistero. “E’ un mio segreto – spiega ridendo il venticinquenne estremo difensore del Villalba – e me lo ha insegnato un preparatore dei portieri che ho avuto alcuni anni fa. Naturalmente non lo rivelerò a nessuno”. Intanto grazie alla sua ennesima prodezza il Villalba è rimasto in partita fino a quando il Corsaro Flavio Prioteasa non ha realizzato il gol del 2-2 finale. “Sono felice di avere contribuito al pareggio positivo della nostra squadra su un campo difficile come quello dell’Astrea. La nostra è una squadra molto giovane e paghiamo qualche volta l’inesperienza in un girone dove le squadre sono tutte molto ben allestite”. Federico Nasti è sicuro che alla fine il suo Villalba ce la farà: “Sono convinto che da dicembre in poi questa squadra emergerà per il suo reale valore”. Intanto sulla grande affidabilità del portiere garantisce Federico Nasti. Ecco il giudizio su di lui espresso da un grande specialista, l’ex portiere e ora direttore sportivo del Villalba Gianluca Angelucci: “Federico ha grandi doti, è intelligente e capisce bene lo sviluppo del gioco. Nelle prese aeree è molto preparato, nelle prese a terra sta migliorando moltissimo. Il Villalba quest’anno ha un grande portiere”. Per Nasti ci sono margini per ulteriori sviluppi? “A venticinque anni – spiega il portiere che è di Passo Corese e di professione fa l’agente immobiliare – non è facile aprirsi dei varchi verso il professionismo. Io gioco, mi alleno, mi diverto. Poi vedremo quello che succederà”. Il suo modello è lo spagnolo Casillas: “Mi piace il suo stile, il suo modo di gestire la porta”. E’ bravo con i piedi e quando capita un rigore contro di lui …occorre fare molta attenzione. Il pararigori è sempre in agguato. “L’importante è la salvezza del Villalba”. Con un portiere così sarà più facile arrivarci.  

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di Sergio Toraldo

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