Coronavirus: pubblicato l’avviso pubblico per pagamento dei canoni di locazione 2020 

Il Comune di Tivoli recepisce la delibera della Giunta regionale sullo “Stato di emergenza COVID-19. Misure straordinarie riferite al sostegno alla locazione” e pubblica sull’Albo pretorio online l’avviso pubblico per la concessione di contributi straordinari per il pagamento dei canoni di locazione 2020, con i criteri di assegnazione delle risorse e il relativo modulo di domanda per l’accesso ai fondi. Coloro che siano in possesso dei requisiti e che abitano in alloggi sia di proprietà pubblica sia di proprietà privata, in locazione, devono presentare le domande al Comune di Tivoli a partire dalla data di pubblicazione dell’avviso ed entro il termine perentorio del 18 maggio 2020 alle 12.

Tra i requisiti (descritti in modo dettagliato nell’avviso pubblico comunale), ci sono:

1)      la titolarità di un contratto di locazione o di assegnazione in locazione. di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali Al, A8 e A9). Per i contratti di gestori pubblici la titolarità è dimostrata dal pagamento dei canoni;

2)      la mancanza di titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso ed abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare (riferimento alloggio adeguato: art. 20 del Regolamento regionale n. 2/2000 e s. m. e i.) nell’ambito territoriale del Comune di residenza ovvero nell’ambito territoriale del Comune ove domicilia il locatario di alloggio per esigenze di lavoro e di studio. Il presente requisito deve essere posseduto da tutti i componenti il nucleo familiare;

3)      non avere ottenuto per l’annualità 2020 indicata nell’avviso, l’attribuzione di altro contributo per il sostegno alla locazione da parte della stessa Regione Lazio, di enti locali, associazioni, fondazioni o altri organismi;

4)      reddito complessivo familiare pari o inferiore a 28mila euro lordi per l’anno 2019 e una riduzione superiore al 30% del reddito complessivo del nucleo familiare per cause riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 nel periodo 23 febbraio 2020 – 31 maggio 20201, rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019. Tale riduzione potrà essere riferita sia a redditi da lavoro dipendente (riduzione riferita a licenziamento, riduzione orario di lavoro, cassa integrazione, ecc.), sia a redditi di lavoro con contratti non a tempo indeterminato di qualsiasi tipologia, sia a redditi da lavoro autonomo/liberi professionisti (con particolare riferimento alle categorie Ateco la cui attività è sospesa a seguito dei provvedimenti del Governo).

 

 

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