L’appello alle persone “responsabili” ha colto nel segno. A rispondere alla richiesta di soccorso lanciato sui Social giovedì 2 luglio dal sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet è il Partito Democratico. Sono infatti in corso le trattative per far sopravvivere l’amministrazione 5 Stelle tra i referenti sovracomunali dei due partiti. Secondo i ben informati, i democrat guidati dal Senatore e Segretario regionale Bruno Astorre – coi suggerimenti dell’ex deputato di Tivoli Andrea Ferro e del consigliere regionale Marco Vincenzi – al tavolo delle trattative hanno richiesto le deleghe più importanti dell’amministrazione.
Intanto la Presidenza del Consiglio da affidare a Mario Lomuscio al posto del M5S Angelo Mortellaro, dimessosi mercoledì scorso primo luglio insieme alla collega Laura Santoni. La vera sorpresa, se fosse confermata, arriva dalla carica di vicesindaco.
Sempre secondo i ben informati nella seconda casella più importante dell’amministrazione il Pd calerebbe Emanuele Di Silvio, nel 2017 candidato sindaco del Centrosinistra sconfitto proprio da Barbet al ballottaggio. In questo caso a lasciare la delega sarebbe l’assessore all’Urbanistica 5 Stelle Chiara Amati. Non solo. I vertici del Pd gradirebbero per Di Silvio anche la delega di assessore alle Finanze, dal 15 maggio scorso assegnata al grillino Nicola Sciarra.
Altro assessorato al quale il Pd punta è quello ai Lavori pubblici attualmente diretto da Antonio Correnti del M5S: la delega spetterebbe alla componente di Simone Guglielmo, attuale Capo Segreteria dell’assessore regionale ai Lavori pubblici Mauro Alessandri.
I rumors vociferano anche di un altro ribaltone. A farne le spese dovrebbe essere il consigliere comunale del M5S Alessandro Cocchiarella, presidente della Commissione Ambiente e pleniponitenziario del settore rifiuti, cave e parchi. In questo caso la presidenza della Commissione potrebbe essere assegnata al consigliere comunale e attuale capogruppo del Partito democratico Paola De Dominicis.
Voci di corridoio in attesa di conferma, anche se in politica la sorpresa è sempre dietro l’angolo.
