Scavano con le Fideiussioni scadute o contraffatte: per dirla in parole povere, è come se un’automobile circolasse senza assicurazione. Una situazione talmente ingarbugliata che va avanti da mesi e nella quale ora l’amministrazione comunale ha deciso di mettere le mani sul settore estrattivo a Guidonia Montecelio.
Così venerdì 7 agosto il dirigente all’Ambiente Egidio Santamaria e il funzionario responsabile unico del procedimento Paolo Sperandio hanno firmato 4 ordinanze di sospensione dei lavori di coltivazione e ripristino ambientale per tre aziende proprietarie di 4 siti estrattivi, almeno la metà dei quali non attivi essendo stato già ultimato il piano di coltivazione.
STOP ALL’ESTRAZIONE PER LE PRIME TRE AZIENDE DEL TRAVERTINO: DINO PIRANDOLA, BTR E PETRUCCI
La prima ordinanza è la numero 177 ed è destinata alla “Dino Pirandola Srl”, titolare di un’Autorizzazione rilasciata il 09 ottobre 2007. La seconda – la 178 – è per la “Btr srl” titolare di una concessione rilasciata 26 febbraio 2010. La terza e la quarta ordinanza – la 179 e la 180 – sono state notificate alla “Ditta Petrucci Mariano”, titolare rispettivamente di due autorizzazioni rilasciate rispettivamente il 9 ottobre 2008 e il 30 marzo 2010.
CAVANO SENZA FIDEIUSSIONI, ATTI TRASMESSI ALLA PROCURA DI TIVOLI E ALLA REGIONE LAZIO
Le quattro ordinanze firmate da Santamaria e Sperandio – trasmesse anche a Regione Lazio e Procura di Tivoli – fanno seguito all’accertamento di violazione degli obblighi previsti dall’articolo 14 comma 1 della Legge Regionale 17/2004 e in particolare alla mancata presentazione, entro i termini stabiliti, della polizza fideiussoria a garanzia dei lavori di coltivazione e completo ripristino ambientale.
Il 4 marzo l’amministrazione aveva diffidato le tre imprese ad adempiere agli obblighi di legge e alla convenzione sottoscritta tra le parti, escludendo le soluzioni proposte dalle ditte attraverso la Legge 27 del 24 aprile 2020 detta “Cura Italia”. Così il 6 luglio Santamria e Sperandio avevano comunicato l’avvio del procedimento di sospensione dell’attività estrattiva concluso il 6 agosto con lo stop.
150 GIORNI REGOLARIZZARSI, IN CASO CONTRARIO PERMESSO REVOCATO E CAVA ACQUISITA
“Dino Pirandola Srl”, “Btr srl” e “Petrucci Mariano” hanno 150 giorni di tempo, naturali e consecutivi, per conformarsi alle norme di legge ed adempiere agli obblighi ai fini della ripresa dell’attività estrattiva presentando idonea polizza fideiussoria a garanzia del piano di coltivazione e di recupero ambientale. In caso contrario il Comune revoca definitivamente le Autorizzazioni mentre le aree di sedime, nonché quella necessaria, saranno acquisite di diritto gratuitamente al patrimonio pubblico per provvedere al ripristino ambientale a spese dell’inottemperante.
La quantificazione del Danno Ambientale sarà effettuata in fase successiva. Nel frattempo le aziende dovranno custodire le aree e garantire la sicurezza del sito ed il mantenimento dell’equilibrio idrogeologico. A vigilare sarà il Comando dei Carabinieri Forestali di Guidonia Montecelio.
IN ARRIVO LO STOP ANCHE PER ALTRE TRE DITTE DEL SETTORE: GIANSANTI, CAUCCI E TRAVERTINI PARADISO
Lo stesso provvedimento adottato nei confronti di “Dino Pirandola Srl”, “Btr srl” e “Petrucci Mariano” è in arrivo per le ditte “Anna Giansanti srl” “C. M. Caucci Mario ITR Spa” e “Travertini Paradiso”. Il 4 agosto il funzionario Paolo Sperandio ha infatti comunicato alla Giansanti la conclusione dell’istruttoria aperta il 6 luglio e il preavviso di sospensione delle autorizzazioni rilasciate rispettivamente il 7 marzo 2019 e il 29 luglio 2016: l’amministrazione come nel caso delle 4 cave già bloccate, ha respinto le osservazioni della società che si appellava al Decreto “Cura Italia”.
Il problema è sempre la mancata presentazione della polizze fideiussorie, sia per la Giansanti che per le altre due nel mirino del Comune. Il 5 agosto il funzionario Sperandio ha comunicato la conclusione delle istruttorie e i preavvisi di sospensione delle autorizzazioni alla “C. M. Caucci Mario ITR Spa” e alla “Travertini Paradiso srl” rilasciate rispettivamente l’8 gennaio 2008 e il 3 dicembre 1986.
“PACIFICI”, “CONVERSI” E “STR”: SOLUZIONE POSSIBILE CON LA SUDDIVISIONE IN AREE, INCONTRO IMPRENDITORI-FUNZIONARI
Le tre proposte sono state notificate al Comune a 24 ore di distanza l’una dalle altre e per ora il funzionario addetto alle cave ha concesso una tregua. A beneficiarne sono tre aziende storiche del settore estrattivo come la “Travertino Conversi srl”, la “Fratelli Pacifici Spa” e la “Str – Società del Travertino Romano”, tutte in attività ma senza la polizza fideiussoria a garanzia. Il 5 agosto Paolo Sperandio si è detto disponibile ad accettare la proposta di suddivisione in aree, tuttavia ha diffidato le società a proporre le bozze di polizze entro un termine perentorio di 30 giorni, in caso contrario procederà alla sospensione dell’attività di coltvazione della cava.
Per chiarire i termini dell’accordo domani, martedì 11 agosto, il funzionario incontrerà alle ore 10 i rappresentanti della “Travertino Conversi srl”, mentre alle ore 11 è fissato l’appuntamento coi titolari della “Fratelli Pacifici Spa”. Per le ore 10 di mercoledì 12 agosto sono attesi i rappresentanti della “Str – Società del Travertino Romano”.