Al semaforo di via Covid-19, gli artisti sono fermi al rosso come statue e aspettano solo il verde per poter ripartire. Dopo la chiusura forzata di cinema e teatri imposta dal DPCM del 24 ottobre, gli artisti italiani e tutto l’indotto della ristorazione, dell’avvocatura, del giornalismo che è accessorio all’arte hanno manifestato sabato 31 ottobre alle 12.00 davanti a Palazzo Montecitorio. Uniti da un unico destino, rappresentato da una corda, obbligati a rimanere fermi sul posto dal Decreto governativo, gli artisti chiedono con brevissime performance di essere ascoltati e tutelati.
Tra di loro spiccano i Disguido, il duo formato da Guido Marini e Isabella Zanivan, capenati d’adozione, che formano una coppia anche nella vita. Sono tra i fondatori della kermesse magica natalizia “Abracadabra. La notte dei miracoli” e autori di uno spettacolo di magia dedicato al cinema.
Nel video Guido Marini veste i panni del Sommo Poeta e dice: “L’arte aiuta l’essere umano a vivere, noi artisti siamo una medicina, dovremmo essere venduti in farmacia, perché aiutiamo le difese immunitarie, e viviamo di questo che è il nostro mestiere: che la pandemia non pensi che possa esserci arte da portar via”. Marini chiude quindi con una famosa terzina del Canto XXVI dell’Inferno:
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.