La pista tiburtina e il giovane Hamilton

Uno degli ultimi a percorrere il caratteristico rettilineo è stato il sette volte campione del mondo di F1 

Spa, Nurburgring, Monza, Montecarlo, Daytona, Indianapolis, Silverstone e Suzuka sono alcune piste leggendarie nel mondo dei motori. Fra i circuiti che hanno scritto la storia del motorsport, però, dovrebbe anche essere inserita la Pista d’oro. La pista laziale, più volte ci siamo occupati di questo straordinario tracciato (via Tiburtina, km 19), ha ospitato i big delle quattro ruote: il grande Mario Andretti, vincitore del mondiale 1978 e rivale di Niki Lauda e James Hunt, Eddie Cheaver, Elio De Angelis, Andrea De Cesaris, Riccardo Patrese, Emanuele Pirro, Alex Zanardi e anche Jarno Trulli. Tutti questi drivers hanno corso nella categoria regina degli sport motoristici, la Formula Uno. Il circuito tiburtino ha anche ospitato il pilota più titolato della storia dei GP: l’inglese Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e detentore di tutti i record della categoria. Ovviamente, l’asso della Mercedes quando si è presentato ai cancelli della leggendaria pista tiburtina non era certo l’affermato campione di oggi. In ogni modo, in qualche maniera il circuito laziale ha contribuito alla straordinaria carriera di Lewis Hamilton uno degli ultimi a percorrere il caratteristico rettilineo della Pista d’Oro.

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