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Economia positiva, dice l’Istat, ma non tutto si tinge di rosa

Più 2,7% per il Pil nel secondo trimestre del 2021, ma gli occupati (a luglio) tornano a calare

Secondo l’Istat, nel secondo trimestre 2021 si è registrata una crescita del Pil pari al 2,7% rispetto al trimestre precedente e con un balzo del 17,3% in confronto al medesimo periodo dello scorso anno, quando la pandemia la faceva da padrone e di vaccini non si parlava. L’Istituto di statistica conferma le stime preliminari dei giorni passati, confermando, anche in base ai dati Ocse, che l’Italia, dopo la Gran Bretagna, cresce più di Germania e Francia. Girano i consumi degli italiani e c’è un forte recupero dell’attività produttiva, pure se la carenza di materie prime e di semiconduttori fa prevedere un sicuro rallentamento la cui fine è ancora lontana, sembra. E preoccupano comunque i numeri dell’aumento dei contagi, mentre va su l’inflazione, con un +3% nel mese di agosto, con lievitazione dei prezzi anche nella spesa alimentare.

Sempre l’Istat però rivela che a luglio, rispetto al mese precedente, si è verifica una diminuzione nel numero di occupati e di disoccupati (soprattutto autonomi e per le classi di età sopra i 35 anni) e una crescita in quello degli inattivi, tra i 15 e i 64 anni, in una percentuale del 35,5%. L’Istituto segnale poi che il tasso di occupazione risulta al 58,4%.

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