A luglio il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 29,7 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.725,9 miliardi. L’incremento è dovuto all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro, che ha più che compensato l’avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (7,1 miliardi). Per la pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” di Banca d’Italia, “l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio complessivamente ha aumentato il debito per 0,4 miliardi”. Per quanto riguarda la ripartizione dei sottosettori, segnala il recport, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 30,0 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,3 miliardi. Rimasto stabile il debito degli Enti di previdenza.
A luglio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 48,4 miliardi, in crescita del 10,5 % (4,6 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2020. Nei primi sette mesi del 2021 le entrate tributarie sono state pari a 243,2 miliardi, più 13,8% (pari a 29,5 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.