Strange Fruit tiburtini

I materiali utilizzati dal maestro Calamita sono tutti riciclati

E’ il 1939 quando Billie Holiday canta Strange Fruit uno struggente brano in un paese, gli Stati Uniti, intrisi di razzismo con uomini di colore uccisi e appesi agli alberi. Quindi, lo “strano frutto” di cui si parla nella canzone è il corpo di un nero che penzola da un albero. Il celebre brano è stato riprodotto artisticamente da Domenico Calamita, che ha esposto le sue realizzazioni nel mercatino dell’artigianato. I materiali utilizzati dal maestro sono tutti riciclati e lavorati con particolare abilità dall’artista spesso impegnato a spiegare l’opera agli acquirenti. In molti hanno portato acquistato orologi e cornici in legno, tanti si sono soffermati davanti la cornice di Billie Holiday con accanto un piccolo albero. Non dimenticare le barbarie consumate nel Secolo Breve, anche gli italiani sono stati discriminati, è uno splendido modo per esprimere l’arte.

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FGI

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