Obbligo di Green Pass sul lavoro, firmato il DPCM

Come già era stato deciso, dal 15 ottobre nella pubblica amministrazione si dovrà avere il certificato di vaccinazione effettuata, quindi il decreto prevede controlli e come debbono essere gestiti

I controlli a campione devono riguardare almeno il 20% del personale in servizio a rotazione. Promossa la flessibilità per chi entra e chi esce nel luogo di lavoro. Ma sono esclusi dai controlli gli utenti dei servizi e gli esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica. Si prevedono i controlli degli accessi attraverso un servizio digitale online messo a disposizione dal ministero della Salute. Invece le attività private possono prevedere diverse modalità di verifica del Green Pass oltre al controllo giornaliero.

Si prevede anche la verifica in anticipo della certificazione verde. Non si possono memorizzare le informazioni contenute nel Green Pass. Chi non ha il Green Pass può essere sospeso ma in nessun caso l’assenza della certificazione verde comporta il licenziamento. Vero però che il mancato servizio è considerato “assenza ingiustificata”.

Anche nell’ambito dei privati si prevede che grazie a strumenti informatici per il controllo automatizzato delle Certificazioni Verdi Covid-19 si potranno controllare coloro che possiedono le famose certificazioni. Ogni azienda conserva una sua autonoma nell’organizzare i controlli.

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