Tra una settimana si torna all’ora solare

L’appuntamento è nella notte tra sabato e domenica alle ore tre

La notte tra sabato 30 ottobre e domenica 31 ottobre ci sarà il cambiamento.

Alle 3 del mattino si deve trasferire l’orologio all’ora precedente: le ore 2. Essendo gli orologi automatizzati la modificazione delle lancette oramai è relegata a pochi orologi antichi da casa. Il problema in effetti resta per le piccole modificazioni in termini di ore di sonno. Con il ritorno all’ora solare dall’ora legale in cui ancora ci troviamo, comporta un’ora in più di sonno per il conteggio delle ore di effettivo sonno.

Si iniziò ad osservare questo passaggio nel 1916. Le motivazioni sono quelle di oggi: si risparmiava in termini di consumo generale di energia elettrica. Oggi l’obiezione è che essendo cambiato il modello di vita un’ora in meno di energia elettrica in estate non dovrebbe fare grande differenza essendo le ore del buio assai più vissute di un tempo.

Nel 2018 la questione è arrivata in sede europea. L’abolizione del cambio dell’ora è stato proposto dai paesi nordici che, non a caso, d’estate soffrono assai meno delle ore notturne e quindi della necessità di illuminazione. Venne effettuato un sondaggio nell’Unione Europea. Votarono 4,6 milioni di persone. La maggioranza abbondante si è espressa per togliere l’ora legale. Ciò però non ha consentito che si arrivasse a una soluzione.

L’Italia è uno dei paesi più interessati al mantenimento dell’ora legale per ragioni di economia. Infatti è stato calcolato che c’è un risparmio di 400 milioni di kWh con l’ora legale. Un risparmio corrispondente ai consumi di 150 mila famiglie in un anno. IL risparmio è di sessantasei milioni di euro. L’emissione di anidride carbonica è inferiore di 205mila tonnellate.

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