GUIDONIA – L’introito dei tributi comunali direttamente in Comune!

Dovrebbe essere una vittoria democratica ma la garanzia dell’equità tra il dare e l’avere nei servizi nella città ha sempre fatto acqua

 

Tempi duri per gli aspiranti sindaco e consiglieri di Guidonia!

L’amministrazione di Guidonia, qualsiasi governo della città sia in carica, ha da sempre il problema dell’esatta esazione dei tributi da ricevere in ogni angolo dei suoi quartieri. Nella famigerata prima repubblica il problema si risolveva nella deregulation lasciando così aree evasive considerate come fisiologiche nella città che doveva crescere costantemente con nuove cittadinanze. Durò fin quando l’amministrazione di inizio seconda repubblica dette mandato a una ditta privata di fare l’espletazione delle bollette per conto del Comune. Questa impresa si chiama Tre Esse.

Il rapporto dei cittadini con questa attività di ricognizione e di assegnazione delle bollette da corrispondere all’Erario è stato da sempre contraddittorio. In diverse edizioni dei corsi amministrativi succedutisi si è parlato di rescissione del contratto. Ipotesi che si è frantumata immediatamente ai sensi del pragmatismo. Una rescissione sarebbe costata molto di più al Comune per gli accordi da contratto. E poi il Comune non era in grado di rispondere a una cittadinanza che di anno in anno si faceva più vasta e difficile da visionare.

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Il problema però è che neanche questa impresa riusciva nel titanico sforzo.

Oggi il sindaco Barbet ci informa sul fatto che il Comune provvederà direttamente all’esazione dei tributi verso i cittadini. Un principio di economia elementare, si dirà. Invece di pagare un’impresa per questo servizio potrà farlo direttamente il Comune ed aggiudicarsi l’intero introito dei tributi versati.

Ma quella che dovrebbe essere presa come una buona notizia trova molti pessimi riscontri dai cittadini che oramai non credono più al Comune di appartenenza. E probabilmente non si tratta del fatto che si è maturato un forte scetticismo nei confronti dall’amministrazione in carica. Oramai è la prassi. I cittadini debbono rivolgersi direttamente nella sede comunale per chiedere la propria bolletta Tari perché non pervenuta nelle proprie abitazioni. Altro che area evasiva!

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Chi evade dalle proprie competenze è proprio il Comune (che però è in buona compagnia con diversi altri enti locali della provincia romana). Quando il meccanismo dell’esazione si inceppa dalla primissima fase del richiedente è segno che il rapporto governanti-governati si è completamente spezzato.

E senza illusori trionfalismi non potrà essere recuperato, almeno nell’immediato, da qualsiasi altra amministrazione subentrante. Di qualsiasi colore essa sia.

 

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