Poco più di sette chilometri di asfalto in cui mediamente ogni anno si registra un decesso. Sono le statistiche degli incidenti stradali avvenuti negli ultimi tre anni lungo via Casal Bianco, la strada provinciale nota come “48” che collega Guidonia con Settecamini.
A pubblicare i dati sulla propria pagina Facebook è l’associazione “Marcosimoneonline-Amici di Semola”, rielaborando le statistiche predisposte dal Centro Studi dell’ACI attraverso la raccolta dai vari Enti dei dati sulla sicurezza stradale e sugli incidenti che si verificano annualmente sull’intero territorio nazionale.
Nello specifico, l’Associazione ha analizzato il dettaglio dei dati statistici per le strade provinciali che attraversano i comuni di Guidonia Montecelio, Roma e Fonte Nuova.
Il quadro emerso viene definito allarmante e la SP28/B Settecamini – Guidonia – la cosiddetta “48” – considerata come la strada killer per eccellenza.
Nel 2019 in via Casal Bianco si sono infatti registrati un decesso e 12 feriti con un indice di gravità degli incidenti pari a 7,69 contro la media di 1,55 registrata su tutto il territorio della provincia di Roma.
Nonostante la pandemia, nel 2020 la situazione è addirittura peggiorata con 18 incidenti, un decesso e 24 feriti, anche se l’indice di gravità scende a 4, comunque sempre molto elevato rispetto all’intera provincia di Roma (1,48).
Nel 2019 la SP23a/Palombarese – appunto, la via Palombarese – ha registrato ben 23 feriti tra Guidonia e Fonte Nuova che scendono a 10 nel 2020, registrando un tasso di infortuni per incidente pari a 1,53 contro l’1,48 dell’intera provincia.
“Le statistiche non ci stupiscono – commentano i responsabili dell’associazione “Marcosimoneonline-Amici di Semola” – visto che spesso ci siamo fatti promotori di segnalazioni di pericolo verso gli Enti competenti ed abbiamo invitato gli utenti a prestare la massima prudenza. Ma i numeri rappresentano meglio di qualunque altra cosa la pericolosità delle nostre strade”.
“Le segnalazioni inviate alla Provincia di Roma ad oggi restano inevase – prosegue l’associazione – i provvedimenti presi per la messa in sicurezza, come la chiusura di tre inversioni di senso di marcia su 4 esistenti lungo la Settecamini – Guidonia, non hanno migliorato la situazione visto comunque l’incremento degli incidenti in piena pandemia.
Ci auguriamo che questi dati ci aiutino a rappresentare meglio la pericolosità delle nostre strade più volte denunciata alle istituzioni, e conseguentemente ottenere gli interventi di messa in sicurezza più volte sollecitati!
Nel frattempo, prendiamo anche noi consapevolezza di questi dati e cerchiamo di guidare con prudenza!”.