TIVOLI – Niente salario accessorio, dipendenti comunali in agitazione

I sindacati denunciano inadempimenti contrattuali da parte dell’amministrazione Proietti

Da Francesco Frabetti e Angelo Angritti, dirigenti di FP CGIL Rieti – Roma Est UIL FPL Roma e Lazio, riceviamo una nota inviata anche al Prefetto di Roma, alla Commissione di Garanzia per lo Sciopero, al Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti, all’Assessore al Personale, al Segretario Generale, ai Dirigenti Responsabili degli Uffici e alle Rsu comunali:

Proclamazione dello stato di agitazione del personale del Comune di Tivoli e richiesta del tentativo di conciliazione al Prefetto di Roma ai sensi dell’art. 2 L. 146/90. Inadempimenti contrattuali accordi economici fondo salario accessorio dipendenti anno 2021 e gravi inadempimenti istituti contrattuali del CCDI.

“In riferimento all’oggetto, le scriventi OO.SS. Fp Cgil Rieti – Roma Est e Uil Fpl Roma e Lazio con la presente proclamano lo stato di agitazione del personale del Comune di Tivoli e chiedono al Prefetto di Roma l’espletamento del tentativo di conciliazione.

Contestualmente chiedono, a quanti all’uopo deputati, di voler procedere a dare corso alle procedure di cui all’art. 2 L. 146/90. Le ragioni che hanno spinto alla proclamazione dello stato di agitazione sono legate alla totale inerzia e lassismo dell’Amministrazione nei confronti dei dipendenti dell’ente.

Nello specifico, innanzitutto, è necessario evidenziare come l’ente non abbia rispettato gli accordi relativi alla contrattazione del fondo salario accessorio dipendenti dell’anno 2021, regolarmente contrattato e sottoscritto tra le parti, non attribuendo ad alcun dipendente le particolari responsabilità, nonostante sia stata prevista una somma per questo istituto contrattuale e nonostante le ripetute richieste di attuazione delle OO.SS. inoltre, sempre in relazione alla contrattazione dell’anno 2021, sempre nonostante le ripetute richieste delle OO.SS durante le riunioni con la Parte Pubblica, cominciate da febbraio 2022 e le continue rassicurazioni della dirigenza, ancora non è stata erogata la produttività relativa all’anno 2021. In più, sempre in riferimento alla produttività, durante l’ultima riunione dell’otto giugno u.s., la dirigenza, dopo l’espressa richiesta delle OO.SS. di inserire nella busta paga di luglio la produttività 2021 ai dipendenti, affermava che avrebbe fatto il possibile per pagarla entro luglio prossimo ma allo stato attuale non sono state neanche consegnate le schede di valutazione della performance dello scorso anno ai lavoratori, rendendo impossibile, di fatto, la possibilità di erogare tale istituto contrattuale entro la data che l’amministrazione stessa si era impegnata a rispettare.

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Continuando con le motivazioni dell’indizione dello stato di agitazione, si segnalano anche le seguenti ragioni, già evidenziate dalle OO.SS. durante la riunione dell’otto giugno 2022 u.s e in tutte le precedenti riunioni, alla Delegazione di Parte Pubblica:

– Veniva richiesto il consuntivo del fondo salario accessorio 2021 per sapere esattamente l’ammontare della produttività poiché non comprendeva le economie derivate dal risparmio delle posizioni organizzative cessate e/o non attribuite, poiché si era stabilito tra le parti che anche tale economia confluisse nella produttività dell’anno di riferimento;

– Veniva richiesto dalle OO.SS. di attuare lo smartworking/lavoro agile, inteso come forma di lavoro ordinaria ed al di fuori dell’emergenza pandemica, visto che alla stato attuale l’amministrazione non ha compiuto alcun atto in tal senso, nonostante la normativa in vigore;

– Venivano segnalate continue problematiche legate alla gestione del sistema rilevazione presenze che stanno causando problemi e danni anche economici ai dipendenti, poiché la ditta che gestisce il software non è in grado di adeguare il programma al contratto decentrato dell’ente in vigore. In più, alla precisa richiesta, già presentata nelle precedenti riunioni, di attuare la banca ore per i dipendenti prevista dal contratto integrativo veniva risposto dalla Parte Pubblica che attualmente non era possibile attuarla per un problema legato al programma di gestione delle presenze, disattendendo ancora una volta quanto previsto dal contratto decentrato in vigore.

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L’amministrazione, durante la suddetta riunione dell’otto giugno, si impegnava a dare risposte ed a comunicare l’avanzamento delle soluzioni rispetto alle segnalazioni e richieste ricevute nella successiva riunione che si stabiliva per il 22 giugno ma la convocazione dell’ente per tale data non è mai stata ricevuta dalle scriventi OO.SS., dimostrando per l’ennesima volta come alle parole non segua mai alcun fatto concreto per tutto quello che riguarda i propri dipendenti.

Pertanto, in base a quanto sopra riportato e vista la scarsa considerazione della Parte Pubblica nei confronti dei lavoratori e nell’attuazione degli istituti contrattuali, la Fp Cgil Rieti – Roma Est e la Uil Fpl Roma e Lazio nel proclamare lo stato di agitazione del personale del Comune di Tivoli e nel richiedere l’esperimento del tentativo di conciliazione obbligatorio al Prefetto di Roma fanno presente, in caso di esito negativo del tentativo di conciliazione, di mettere in atto tutte le iniziative di carattere sindacale previste dalla normativa in vigore e nelle modalità che saranno prontamente comunicate ai competenti organi”.

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