Maltempo da allerta arancione per domani martedì 22 novembre. Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso l’avviso di condizioni meteorologiche avverse evidenziando la forte probabilità che da questa sera, lunedì 21 novembre e per le successive 18-24 ore, il territorio regionale del Lazio sia investito da forti precipitazioni e venti fino a burrasca.
L’ondata di maltempo in base alle previsioni colpirà soprattutto le zone costiere con venti di burrasca che nella provincia potrebbero raggiungere i 90 km orari.
In virtù dei fenomeni attesi per la giornata di domani alcuni Comuni del Lazio hanno ordinato la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Nell’elenco in via di aggiornamento: Gaeta, Formia, Itri, Fondi, Monte San Biagio, Cassino, Pontecorvo, Pontinia, Nettuno, Ceccano, Anzio, Pomezia e per il Comune di Roma il municipio di Ostia.
Seguendo le indicazioni contenute nel Piano di emergenza per questo stato di allertamento, il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, ha attivato il Presidio operativo comunale, con il quale viene assicurata, in caso di necessità, l’immediata reperibilità di tutte le funzioni del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) e delle associazioni locali di protezione civile.
“Va sempre considerato che i fenomeni temporaleschi previsti, a causa delle molteplici variabili in gioco, possono cambiare nei tempi, nei luoghi e nell’intensità”, precisa una nota del Comune.
A Roma chiusi parchi e cimiteri
Dal Comune di Roma la seguente nota: “Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri firmerà in serata un’ordinanza per la sospensione dell’attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado nel X Municipio di Ostia.
Per quanto riguarda il resto della città di Roma, l’ordinanza del sindaco prevede per domani la chiusura al pubblico di parchi, giardini, ville storiche e cimiteri su tutto il territorio comunale”.
Allerta arancione – Criticità idrogeologica moderata
Si possono verificare fenomeni diffusi di:
- instabilità di versante. localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici
- frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango;
- significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione;
- innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, etc.).
Caduta massi in più punti del territorio.
Anche in assenza di precipitazioni, si possono verificare significativi fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli.
Pericolo per la sicurezza delle persone con possibili perdite di vite umane.
Effetti diffusi:
- allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici
- danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane o da colate rapide;
- interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità del reticolo idrografico;
- danni alle opere di contenimento, regimazione e attraversamento dei corsi d’acqua;
- danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili.