Si intitola “La Cura”, è l’ultimo libro di Marco Testi, docente in una facoltà di Scienze religiose, storico della letteratura e critico letterario di Tivoli.
L’opera, edita dall’editore “Fuorilinea” di Monterotondo, sarà presentata giovedì 16 febbraio, alle ore 17, nella Sala Tersicore del comune di Velletri alla presenza del sindaco di Velletri, Orlando Pocci.
Il libro sarà presentato dalla professoressa Claudia Zaccagnini, storica dell’arte e importante studiosa del territorio nei suoi legami con la pittura e l’arte fin dalle origini.
“La Cura” ha la copertina di uno dei più affermati artisti d’oggi, Placido Scandurra, pittore di San Polo dei Cavalieri, e la prefazione è firmata da un importante psicoterapeuta, Tonino Cantelmi. “La cura di Marco Testi è uno di quei libri che può salvare dalla solitudine e dalla paura della nostra società tecnoliquida”, scrive lo psichiatra nella prefazione.
Il libro come aiuto per ristabilire un rapporto con la realtà e gli altri, soprattutto nei momenti critici dell’epidemia di Covid. La lettura, dunque, cura dell’anima, che ci consente di aprirci a nuovi orizzonti, a innumerevoli possibili futuri immaginari.
E lo stesso autore, con la parola d’ordine “leggere per salvarsi e salvare” ci fa capire che leggere aiuta perché riesce ad attivare e rafforzare le nostre capacità empatiche, a metterci in relazione e immedesimarci con l’altro da noi.
Nel volume si parla anche di come le canzoni di grandi autori possano aiutare nei momenti bui. Ma ovviamente soprattutto letteratura, dal Grande Gatsby di Scott Fitzgerald a Il quinto Evangelio di Mario Pomilio, da Petrarca a Marguerite Yourcenar e tanti altri.
Marco Testi è storico della letteratura e critico letterario: si interessa dei rapporti tra letteratura e cultura in alcuni periodi storici. Scrive sulle pagine culturali dell’agenzia stampa SIR, sulla rivista “Segno”, “L’Osservatore romano”, “La Civiltà cattolica”, “Fili d’aquilone”. Ha realizzato mostre – tra cui quella a Villa d’Este su Ettore Roesler Franz e i grandi pittori di paesaggio – con i relativi cataloghi sulla relazione tra letteratura, arti figurative e spirito del tempo.
In “Una città come mito”, tradotto anche in inglese, e nei suoi volumi su Ettore Roesler Franz e i viaggiatori artisti del Gran Tour ha approfondito i legami tra simbolismo, scrittura e immagine. È stato insignito del premio Ettore Roesler Franz 2019 proprio per il suo lavoro di ricerca dei rapporti tra arte, letteratura e cultura. Ha realizzato volumi sul romanzo storico e sulle reazioni degli intellettuali al Suo è anche un ampio studio sulla poesia di Camillo Sbarbaro: Il poeta, il suo tempo, la città.