TIVOLI – Non si vendono più giornali, edicole convertite in attività alternative

La giunta Proietti autorizza i chioschi a vendere anche generi alimentari e abbigliamento

Ogni giorno che passa si contano cataste di reso. E’ una crisi oramai irreversibile quella dell’editoria, per cui il numero dei lettori dei giornali cartacei è ridotto al lumicino.

Come le speranze di sopravvivenza degli edicolanti.

A Tivoli per chi ha abbassato la saracinesca dell’edicola si apre uno spiraglio: la conversione del chiosco in un’attività alternativa.

E’ quanto deciso oggi, venerdì 17 febbraio, dalla giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Proietti. Con la delibera numero 27 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - l’Esecutivo ha infatti deciso di consentire la conversione d’uso dei chioschi presenti sul territorio comunale, già destinati ad edicole, ad attività di vendita di prodotti appartenenti al settore alimentare, non alimentare, nonché a spazi espositivi e punti informativi di aziende di forniture di servizi.

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La possibilità è riservata esclusivamente ai chioschi edicole già presenti sul territorio, per i quali non saranno autorizzati ampliamenti strutturali.

Tuttavia i manufatti dovranno rispettare i requisiti edilizi ed igienico sanitari prescritti per l’esercizio dell’attività e l’inizio sarà subordinato alla presentazione della pratica allo Sportello Unico Attività Produttive, fermo restando la regolarità di pagamenti del canone unico di occupazione.

La delibera approvata oggi definisce inoltre le caratteristiche dei chioschi da trasformare.

Per quanto riguarda il settore alimentare, i chioschi dovranno essere dotati di allaccio alla rete idrica, scarico in pubblica fognatura, con presenza di un lavabo. L’offerta commerciale potrà riguardare alimenti e bevande confezionate all’origine (prodotti preconfezionati).

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Ma è esclusa la consumazione sul posto, tramite arredi destinati allo scopo e ogni forma di somministrazione.

Per quanto riguarda il settore non alimentare, l’offerta commerciale i chioschi potranno vendere souvenir, pelletteria, capi di abbigliamento, scarpe, accessori, articoli da regalo, bigiotteria, giocattoli, artigianato, libri e cartoleria, piante e fiori e tutte le mercanzie assimilabili.

Gli articoli da esporre negli eventuali chioschi dedicati, dovranno comunque essere ricompresi nell’elenco.

Per tutti i tipi di chiosco è vietata l’istallazione e/o esposizione di insegne e pannelli pubblicitari, anche non luminosi.

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