Le foto parlano da sole: ambiente danneggiato e messo a soqquadro, bottiglie di olio rovesciate a terra, pareti della struttura tagliate.
Alcune immagini del raid vandalico nella tensostruttura adibita a laboratorio di cucina per disabili
“Uno scenario di una tristezza infinita”, lo definiscono gli operatori del “Centro Maria Gargani”, l’associazione per disabili che opera all’interno del Parco pubblico “Paolo Di Nella” a Villalba, quartiere di Guidonia Montecelio.
Le immagini ritraggono la tensostruttura allestita all’interno dell’area verde e adibita a laboratorio di cucina per i ragazzi disabili, presa di mira per l’ennesima volta nella notte tra sabato 16 e domenica 17 giugno.
La scoperta da parte degli operatori diretti dal presidente Roberto Scarante è avvenuta soltanto domenica mattina, quando i volontari si sono recati presso la tensostruttura realizzata nel 2020 grazie a un finanziamento regionale di 13 mila euro erogato a fronte di un progetto meritevole.
Il telo laterale della tensostruttura tagliato dai vandali
“Sabato 16 giugno – racconta Isidoro Fabi, consigliere della Onlus – avevamo portato i ragazzi a Monte ripoli per l’evento Tutti in Volo. Abbiamo lasciato aperta la porta della tensostruttura dove i ragazzi si cimentano nei Laboratori di Cucina, anche per evitare che tagliassero i teli come già avvenuto tante altre volte. Invece sono entrati danneggiando il laboratorio”.
Secondo la ricostruzione di Isidoro Fabi, il primo atto di vandalismo alla tensostruttura risale ad un anno fa quando al tetto furono provocati danni per 2 mila euro.
Poi ne sono seguiti altri.
“Operiamo in un ambito pedagogico – prosegue il consigliere del “Centro Maria Gargani” – non abbiamo mai sporto denuncia perché non ci piace far passare guai a minorenni, perché di minorenni si tratta, considerato che i vandalismi coincidono con la chiusura delle scuole e avvengono sempre tra giugno e luglio.
Così come non ci piace il controllo e abbiano rinunciato a installare delle telecamere.
Pensavamo fossero sufficienti dei cartelli per informare che la tensostruttura è ad uso di ragazzi disabili, ma si è rivelato inutile.
Stavolta abbiamo portato il caso alla ribalta sulla nostra pagina Facebook nella speranza che i genitori leggano e sensibilizzino i figli”.