Un tombino rotto da cui escono liquami è un problema di pubblica sanità e richiede un intervento urgente. Bisogna contattare immediatamente il Comune o l’azienda che gestisce la rete fognaria.
I liquami che fuoriescono dal tombino di via Gian Lorenzo Bernini 5 a Favale di Tivoli
Tutto questo avviene sulla carta.
Nella realtà possono anche trascorrere giorni mentre liquami e fetore invadano un quartiere.
Il fiume di liquami scorre lungo la strada dove ha sede il parco giochi per bambini
Accade a Favale, frazione alla periferia del Comune di Tivoli, che da quasi 50 anni ospita un complesso di case popolari di proprietà di Roma Capitale.
Gli inquilini hanno contattato la redazione del quotidiano on line Tiburno.Tv per segnalare l’esplosione di un tombino stradale ubicato all’altezza del civico 5 di via Gian Lorenzo Bernini.
“Da domenica mattina 25 maggio fuoriescono liquami – spiegano gli abitanti di Favale – Le buche sul manto stradale si sono riempite di feci ed urine, c’è una puzza nauseante sotto le finestre e i balconi degli appartamenti”.
A giudicare dalle immagini e dai video girati dai residenti, si è formato un vero e proprio stagno che scorre lungo la strada e finisce all’interno di un garage e dentro il Fosso Le Prata, il ruscelletto che raccoglie le acque delle cave sfociando nel fiume Aniene e segna il confine tra il Comune di Guidonia Montecelio e il Comune di Tivoli.
Ed è proprio su Palazzo San Bernardino e sugli altri Enti che gli inquilini puntano il dito.
“Abbiamo allertato il 112 – riferiscono gli abitanti – I vigili del fuoco ci hanno detto che non è di loro competenza, la Polizia Locale idem, Acea ci promette un intervento a breve.
Telefoniamo ininterrottamente a tutti e tutti dicono di non pter fare nulla.
Chi può fare qualcosa allora?
A forza di scaricabarile siamo arrivati al quinto giorno di rischio igienico-sanitario”.