Si è tenuta ieri, domenica 10 agosto, a Monteflavio la cerimonia di riposizionamento della targa in marmo in ricordo di Pio IX, il Papa artefice delle strade di accesso al Borgo e di collegamento coi paesi limitrofi.
Il grande evento è stato presieduto dal vice parroco don Alan Joseph Pinto e dal sindaco di Monteflavio Giovanni Ugolini con la partecipazione di tanti cittadini, tra cui l’artigiano marmista Sergio Iazzoni e Claudio Gilardi, appassionato di storia locale di Monteflavio, i due protagonisti della riscoperta dell’antica lapide.
Alle ore 17 la presentazione presso il Centro Culturale Giovanni Paolo II – Sala Senatore Mario Gasbarri, a seguire la scoperta della lapide riposizionata sulla parete laterale sinistra dell’attuale chiesa di Santa Maria Assunta in piazza Vittorio Emanuele III.
“Anno MDCCCLXX PIO NONO P. O. M. – recita testualmente la lapide – All’ermo villaggio distese sua benefica destra e Tommaso Lupi delegato aplico di Roma e Comarca
Compiuti restauri della chiesa con industri cure e provinciali sussidi le vie territoriali adagiate questa fra le rocce dischiuse al sovrano munificentissimo al provvido Preside
Il Consiglio Comunale di Monte Flavio riconoscente
Q. M. P.”.
La targa risale al 1870, pochi mesi prima della caduta dello Stato Pontificio, e da allora era nella antica chiesa di Santa Maria in piazza Vittorio Emanuele III demolita nel 1959 e ricostruita da Curia, Comune e Beni culturali.
NEL 1989 IL RITROVAMENTO DELLA LAPIDE DA PARTE DEL MARMISTA SERGIO IAZZONI
All’inizio del 1989 l’Amministrazione Comunale avviò i lavori di recupero e restauro conservativo della Chiesa di San Martino, che versava in stato di grave degrado, con il tetto sfondato e parzialmente crollato, cumuli di legni e calcinacci all’interno e persino vegetazione cresciuta tra le macerie.
Trentasei anni fa nella chiesa di San Martino fu l’artigiano marmista Sergio Iazzoni di Monteflavio a ritrovare, tra i materiali destinati allo smaltimento, tre pezzi in marmo appartenenti a un’antica targa commemorativa.
I frammenti, coperti di polvere e incrostazioni, risultavano essere parte di una lapide rimossa da tempo.
Pur ignorandone l’originaria collocazione e la ragione per cui fu realizzata, Sergio Iazzoni intuì la possibile rilevanza storica dei reperti e decise di portarli nel proprio laboratorio, con l’intento di recuperarli appena possibile.
LA RISCOPERTA DELLA TARGA DA PARTE DELL’APPASSIONATO DI STORIA CLAUDIO GILARDI
La scoperta del valore di quei frammenti di marmo è avvenuta un anno fa – ad agosto del 2024 – durante una conversazione di carattere storico su Monteflavio con Claudio Gilardi, appassionato di storia locale, al quale Sergio Iazzoni raccontò del ritrovamento e della conservazione dei tre pezzi marmorei.
Proprio in quei giorni, Claudio Gilardi stava consultando presso la libreria della Fondazione Marco Besso di Roma un volume intitolato “Monteflavio. Storia delle Chiese e dei Monumenti” risalente al 1909 e firmato dal Cavalier Innocenzo Giordani, un alto funzionario del Ministero dell’Economia e delle Finanze delegato dalla Curia che si era stabilito nel Borgo della Sabina romana.
Il libro menzionava una targa commemorativa dedicata a Papa Pio IX.
Fu così che, osservando i pezzi, Claudio Gilardi riconobbe che si trattava della stessa lapide descritta nel testo.
LA RICOSTRUZIONE STORICA ATTRAVERSO I TESTI DEL CAVALIER INNOCENZO GIORDANI
Sfogliando “Monteflavio – Storia delle Chiese e dei Monumenti” del Cavalier Innocenzo Giordani – anno 1909, Claudio Gilardi ha iniziato a ricostruire la genesi della lapide.
𝑃𝑎𝑔. 23 – 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝐶ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎, 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑎𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒, 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑎𝑑𝑖𝑏𝑖𝑡𝑎 𝑎𝑑 𝑢𝑠𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑟𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎, 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡’𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑎𝑣𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑢𝑟𝑖, 𝑖𝑙 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑣𝑒𝑛𝑛𝑒 𝑑𝑎𝑙 1857 𝑎𝑙 1869, 𝑎𝑣𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑢𝑛 𝑓𝑢𝑙𝑚𝑖𝑛𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑛𝑖𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐶ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐴𝑠𝑠𝑢𝑛𝑡𝑎, 𝑎𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑒𝑑𝑖𝑓𝑖𝑐𝑖𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑔𝑟𝑎𝑣𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖 𝑑𝑎𝑛𝑛𝑖.
𝑃𝑎𝑔. 29 – 𝐹𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙 1870 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑎 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑣𝑎 𝑖𝑛 𝑀𝑜𝑛𝑡𝑒𝑓𝑙𝑎𝑣𝑖𝑜. 𝐼 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑚𝑢𝑙𝑖 𝑑𝑎 𝑠𝑜𝑚𝑎 𝑠𝑖 𝑎𝑟𝑟𝑎𝑚𝑝𝑖𝑐𝑎𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜𝑠𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑠𝑐𝑎𝑏𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑎𝑔𝑛𝑎, 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖 𝑟𝑜𝑣𝑖 𝑝𝑢𝑛𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎, 𝑐𝑜𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎.
𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑛𝑒𝑙 1870 𝑖𝑙 𝑃𝑜𝑛𝑡𝑒𝑓𝑖𝑐𝑒 𝑃𝑖𝑜 𝐼𝑋 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑑𝑒𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑛𝑠𝑖𝑔𝑛𝑜𝑟 𝑇𝑜𝑚𝑚𝑎𝑠𝑜 𝐿𝑢𝑝𝑖, 𝑒 𝑐𝑜𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀, 𝑓𝑒𝑐𝑒 𝑎𝑝𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑎 𝑆𝑎𝑛 𝑀𝑎𝑟𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑢𝑐𝑒 𝑎𝑙 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑒 𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑒𝑔𝑛𝑜̀ 𝑙𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑒 𝑓𝑟𝑎 𝑀𝑜𝑛𝑡𝑒𝑓𝑙𝑎𝑣𝑖𝑜 𝑒 𝑀𝑜𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑃𝑎𝑙𝑜𝑚𝑏𝑎𝑟𝑎.
𝐴 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑢𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑜𝑛𝑡𝑒𝑓𝑖𝑐𝑒 𝑃𝑖𝑜 𝐼𝑋 𝑓𝑢 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑙𝑎𝑝𝑖𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑒𝑚𝑜𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎, 𝑐ℎ𝑒, 𝑜𝑔𝑔𝑖, 𝑒̀ 𝑠𝑖𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑔𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐶ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑟𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎𝑙𝑒.
Fondamentale per la ricostruzione storica è stata “Monteflavio: Un Paese della Sabina Romana nell’Italia Repubblicana”, a firma di Ariana Gilardi.
𝐴𝑟𝑖𝑎𝑛𝑛𝑎 𝐺𝑖𝑙𝑎𝑟𝑑𝑖 – 𝑎𝑛𝑛𝑜 2008 – 𝑡𝑒𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑙𝑎𝑢𝑟𝑒𝑎, 𝑓𝑟𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑖𝑜, 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑎 𝑢𝑛 𝑙𝑖𝑏𝑟𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀, 𝑃𝑎𝑔. 63 – 𝐶𝑖𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑔𝑖𝑛𝑎 18 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑜 -𝑀𝑒𝑚𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑠𝑢 𝑀𝑜𝑛𝑡𝑒𝑓𝑙𝑎𝑣𝑖𝑜- 𝑚𝑎𝑛𝑜𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑛𝑒𝑑𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝐼. 𝐺𝑖𝑜𝑟𝑑𝑎𝑛𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑔. 29 𝑐𝑖𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑙𝑢𝑑𝑒 “𝑙𝑎𝑝𝑖𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑔𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑟𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑢𝑡𝑎”.
IL RESTAURO E LA NUOVA COLLOCAZIONE SULLA PARETE ESTERNA DELLA PARROCCHIA
Grazie al lavoro di ricerca storica condotto da Claudio Gilardi, alla sensibilità e maestria dell’artigiano Sergio Iazzoni, la lapide – 123 x 82,5 centimetri – è stata recuperata, restaurata e completata con la ricostruzione della parte mancante.
Attraverso la sua nuova collocazione viene restituita alla memoria storica e alla comunità parrocchiale di Monteflavio.