CICILIANO – Centro Lanciotti, al via i lavori da 900mila euro: il teatro torna a nuova vita

Il cantiere avviato oggi coi fondi del Pnrr

Tornerà finalmente a vivere il teatro da 300 posti del Centro Sociale “Agata Lanciotti” di Ciciliano, chiuso da anni e ora al centro di un importante intervento di riqualificazione. Grazie a un finanziamento di circa 900 mila euro del PNRR, l’intero edificio sarà trasformato in uno spazio moderno, accessibile ed efficiente, pronto ad accogliere attività culturali, sociali, educative e ricreative.

Il progetto, inserito nel Programma Urbano Integrato “Cultura”, è partito ufficialmente oggi, 18 agosto, con l’apertura del cantiere, alla presenza del Vicesindaco della Città Metropolitana di Roma, Pierluigi Sanna, del Sindaco di Ciciliano, Massimiliano Calore, e di numerosi amministratori locali.

Un centro rinnovato

Il progetto prevede la riqualificazione completa dell’edificio e dei suoi tre piani attualmente in disuso. Al centro dell’intervento c’è la riapertura del teatro da 300 posti, che tornerà finalmente a ospitare eventi dopo anni di chiusura.

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Ma le novità non si fermano qui: saranno installati infissi nuovi, realizzati interventi di isolamento termico, rifatti i controsoffitti, oltre alla realizzazione di un impianto fotovoltaico e all’introduzione di pompe di calore per migliorare l’efficienza energetica della struttura.

Particolare attenzione è stata riservata all’accessibilità, con il ripristino dell’ascensore e l’inserimento di percorsi tattili per ipovedenti, a dimostrazione di una volontà concreta di rendere gli spazi fruibili da tutti, in piena sicurezza.

Un investimento contro lo spopolamento

Nel suo intervento, il Vicesindaco Sanna ha sottolineato l’importanza strategica dell’opera: “Nella Valle del Giovenzano, la Città Metropolitana ha investito risorse importanti del PNRR per migliorare la qualità della vita. A Ciciliano restituiamo alla comunità un luogo di aggregazione e cultura. È anche un segnale forte contro lo spopolamento: offrire servizi migliori significa permettere alle persone di scegliere di restare o tornare nei propri paesi d’origine, soprattutto in un’epoca di profondi cambiamenti climatici.”

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