Il talent scout è una delle figure professionali emergenti nel mondo del calcio. Nella serie professionistiche i club hanno imparato a usarli in modo da scoprire in anticipo quali siano i giovani calciatori più bravi in modo da non acquistarli dopo a prezzi esorbitanti. Tanto per citare un caso, Mario Balotelli, attuale attaccante del Nizza con un passato in Inter, Liverpool e Milan, ha iniziato la sua carriera da calciatore nel Lumezzane. Un osservatore dell’Inter lo notò e la società nerazzurra lo acquistò a sedici anni per 400.000 euro. Il giovane Balotelli dopo quattro stagioni nell’Inter venne ceduto al Liverpool per ventotto milioni di euro. Ora anche i dilettanti hanno iniziato a servirsi di questo tipo di collaboratori. “Il calcio è la mia grande passione – spiega Giuseppe Orlando – e a questo mondo mi sono avvicinato in veste diversa da quella canonica di allenatore o direttore sportivo. Ho iniziato nel Bra, club vicino al Torino, per poi proseguire nel Villanova quando al timone c’era la famiglia Armeni. Dopo l’esperienza con il Villanova sono passato all’Eretum e contemporaneamente ho aperto un canale con il Teramo. Nel mese successivo di gennaio sono passato a collaborare con il Passo Corese e da lì al Mentana. Con il club mentanese è stata attivata una intensa collaborazione con il Perugia. La società umbra periodicamente viene a Mentana per verificare il lavoro svolto dai tecnici e per offrire la sua collaborazione. In questo senso il ds Lucarini è molto attivo. L’attività calcistica mentanese è diventata ora Accademy Grifo, questo deve far comprendere quanta collaborazione ci sia con il calcio di Mentana e di Fonte Nuova perché i campi interessati da questa società sono il Dodici Apostoli di Fonte Nuova, i campi del centro sportivo Coppa d’Oro di Santa Lucia e i nuovi campi che sono in costruzione alle spalle del centro commerciale Pam di Monterotondo, accanto al Mc Donald”. In tutta questa frenetica attività sono molti i giovani che finiscono sul taccuino di Giuseppe Orlando ma non è facile poi arrivare al professionismo: “La strada verso la gloria è dura – spiega il responsabile dello scouting dell’Accademy Grifo – i buoni giocatori sono tanti e i posti al sole sempre di meno. Chi vuole arrivare deve essere non solo bravo ma deve anche essere maturo dentro, il calcio piace a tutti e non è facile arrivare in alto. Io continuo a seguire questi giovani sperando che possano fare il grande salto. A proposito voglio ringraziare Adriano Petrone per avere creduto in me. Il calcio è pura passione”.
di Sergio Toraldo