La “basi” a Ponte di Nona
I soldi del cane me li devi dare a me, però!”. Da via Luigi Gastinelli, a via Mattè Trucco, residenze dai “cavallini” che si trasformavano nelle basi per lo spaccio, di cocaina per lo più. Con la scena da film hollywoodiano in cui durante una tentata perquisizione nel 2009, il malvivente finisce penzoloni dal balcone mentre tenta la fuga. Nel “quartiere dormitorio” che a seguito dell’ordinanza di arresto dell’inchiesta Tulipano, si risveglia con auto di Carabinieri e Polizia di Stato appostate tra le vie del quartiere.
Le estorsioni, la violenza, il recupero dei soldi
Usura e slot-machine a Borghesiana
Madre e figlio, appartenenti alla famiglia Calì avevano un grosso giro di prestiti ed usura con base a Borghesiana dove vivevano e gestivano un’attività attualmente posta sotto sequestro (un auto salone dove avvenivano anche scambi di denaro e stupefacenti). Il canone d’usura era del 10% al mese (120% annui) e la riscossione dei crediti avveniva con il supporto della forza intimidatoria del clan, sfociando in estorsioni e atti criminali come il caso dell’acquisizione del locale notturno di Settecamini. E se la “Tuscolana è tutta roba nostra”, come recita parte delle intercettazioni riferendosi all’ingresso dei clan sull’installazione delle “proprie” macchinette all’interno delle sale, anche a Borghesiana si è riusciti con la forza ad entrare nel business all’interno della sala giochi “4jolly”, traendo profitti illeciti.
61 arresti e sequestri per il valore di dieci milioni
La mattina di martedì 10 febbraio sono scattate le manette per 61 affiliati di quella che è stata già rinonimata “Camorra Capitale”. Sequestri del valore economico di dieci milioni di euro. In zona sono stati apposti i sigilli al al locale notturno Blue Night di Settecamini, oggetto di estorsione, e gli autosalone Gold Car (zona Togliatti) e Gold Car 2 di via Francesco Caltagirone a Ponte di Nona.
Veronica Altimari