Fotografie senza trucco e senza inganno

La Norvegia vara una legge che vieta immagini taroccate

No a modelli di bellezza inesistenti

La legge è bipartisan e non ammette scorciatoie: guai a ritoccare una foto o un video senza dichiararlo esplicitamente.

Succede in Norvegia dove il Parlamento nazionale ha varato una normativa a tutela dello sviluppo psicologico dei soggetti più fragili, soprattutto dei bambini e dei ragazzi. I legislatori di Oslo, senza alcuna distinzione di colore politico, sono stati categorici: ogni immagine ritoccata potrà essere pubblicata, usata come messaggio pubblicitario o venduta solo con il “labeling”, cioè l’etichettatura che confessa il trucco e l’inganno.

Chi non si adeguerà alla nuova normativa dovrà pagare allo Stato multe salatissime con il rischio di finire sotto la lente di ingrandimento degli 007 della polizia tributaria norvegese che di solito non concede strappi, scuse o interpretazioni soggettive.

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La decisione politica di adottare le nuove norme risale all’inizio di giugno, dopo mesi di discussione pubblica. Al riguardo è persino nato un neologismo che sintetizza tutta la faccenda: Kropspress, la pressione psicologica attraverso immagini che poco hanno a che fare con la realtà. Insomma, al bando tutto ciò che può rendere più attraente una bibita, un’auto, un prodotto alimentare, un rossetto, una linea di capi d’abbigliamento, senza dichiararlo apertamente.

I parlamentari norvegesi hanno inteso proteggere i loro giovani dal rischio di un’identificazione con modelli di bellezza e stili di vita praticamente inesistenti. Succederà come per i pacchetti di sigarette che da anni riportano la dicitura “nuoce gravemente alla salute”.  A far male, questa volta, è far credere alle persone che la finzione è migliore della realtà

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