La Società Tiburtina di Storia e d’Arte annuncia un nuovo appuntamento per giovedì 13 febbraio 2025, alle ore 16.30, nella Sala conferenze del Museo della Città in via della Carità, 1 (Piazza Campitelli).
La dottoressa Maria Luisa Nava, per molti anni Soprintendente ai Beni archeologici per le province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, terrà una conferenza su “Dei e uomini: il megalitismo antropomorfo in Italia dal III al I millennio a.C.”.
Il fenomeno del megalitismo, documentato in Europa già a partire dalla seconda metà del V millennio, è ampiamente attestato anche nella Penisola Italiana, con un’intensità di testimonianze che si dispongono con esiti analoghi, sebbene con caratteristiche peculiari che si differenziano nei diversi territori, dall’arco alpino alla Sicilia e alla Sardegna.
Il confronto tra gli oggetti rappresentati nelle statue-stele e i reperti trovati nei complessi funerari e abitativi della prima età del rame fa ritenere che esse fossero diffuse nell’arco alpino tra il 2900/2800 a.C. e il 2400/2200 a.C. In questo contesto vanno riportati anche gli esemplari pugliesi della Piana di Bovino (già note come stele di Castelluccio dei Sauri).
La produzione di sculture antropomorfe in pietra attesta come la Puglia settentrionale, e la Daunia in modo particolare, abbia trovato in questa particolare espressione una sua specifica e originale capacità rappresentativa dei propri valori e della propria identità culturale, politica e religiosa. Le stele acquistano una destinazione funeraria e identitaria: sulle stele gli aristocratici e i capi guerrieri dapprima, ma da un certo momento in poi anche personaggi meno eminenti, raccontano i momenti salienti della loro vita terrena e le aspettative nel mondo dell’Aldilà.