PALOMBARA SABINA – Addio ad Anna Maria Alboni, la professoressa amata dagli studenti

Ha insegnato ad alunni di elementari, medie e superiori dell'Istituto alberghiero

Giovedì 25 settembre è venuta a mancare presso la struttura sanitaria INI Medicus di Tivoli la professoressa Anna Maria Alboni, dopo una breve malattia.

Era nata nel 1946 a Bagnacavallo (RA), dove il padre Arnaldo era medico condotto. 

Rimasta orfana di madre a soli 3 anni, si trasferisce a Castel San Pietro Terme (BO) dove il padre si era risposato.

Anna Maria Alboni insieme al marito Angelo Gomelino il giorno delle nozze d’oro festeggiate il 15 aprile 2018

Giunta a Palombara Sabina, nel lontano 1968 Anna Maria sposa Angelo Gomelino e dà alla luce Roberta Maria e Mario Arnaldo.

Un’altra immagine delle nozze d’oro di Anna Maria Alboni e del marito Angelo Gomelino insieme agli amici

In possesso del diploma Magistrale, conseguito presso il Collegio di Santa Chiara di Faenza, da subito si inserisce nel mondo dell’istruzione come insegnante supplente a Palombara Sabina.

Conseguita la laurea in Materie letterarie con il massimo dei voti all’Università di Urbino nel 1970 e vinto il concorso nazionale all’insegnamento, le viene assegnata la cattedra di insegnante di ruolo nella Scuola elementare “Villa Serena” di Roma, prima di tornare a Palombara nel 1973, dove insegna per 10 anni.

Con il trasferimento nel 1983 alla Scuola Media “Bucciante” diventa “la professoressa Alboni”, appellativo con il quale tutti la conoscevano a Palombara, fino al 2001, ricoprendo anche la carica di docente vicario dal 1992.

Anna Maria Alboni con gli alunni della scuola media in visita alla redazione del quotidiano “Il Tempo”

Completa il suo ciclo di insegnamento nel 2010 presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Adriano Petrocchi” di Palombara Sabina.

L’attività della professoressa Alboni non si racchiude solo nell’insegnamento ma spazia anche in altre attività culturali; in special modo ha curato la creazione della Biblioteca della Scuola Media “Bucciante” ed ha collaborato alla ricostituzione di quella dell’ex Istituto Tecnico Commerciale – ora Istituto Alberghiero – e del Polo Culturale “Matteo Quaglini”.

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Le esequie sono state celebrate sabato 27 nella chiesa di san Biagio, da don Vito Gomelino, che ha ricordato nell’omelia la figura della professoressa Alboni con parole semplici ma che ne hanno messo in risalto le qualità professionali e in special modo umane.

La chiesa era ricolma di ex alunni, amici, ex colleghe e tante persone che la conoscevano ed avevano avuto modo, in vita, di apprezzarne le qualità e si sono stretti nel dolore del marito Angelo, i figli Roberta Maria, Mario Arnaldo, la nuora Stefania, il genero Paolo e i nipoti Giulia, Enea e Tosca.

All’inizio della cerimonia funebre la figlioccia Chiara Bassotti ne ha tratteggiato il ricordo con le belle parole della lettera che segue.

“Oggi siamo qui tutti insieme, raccolti in questa celebrazione religiosa, per dare l’ultimo saluto ad Anna Maria, alla dolce nonna Anna, alla stimata professoressa Alboni.

Nonna Anna era la mia madrina di battesimo, ma sono sicura che in questo momento sto parlando anche a nome della nostra famiglia e di tutte quelle persone che l’hanno conosciuta e che l’hanno incontrata nel proprio percorso di vita.

È arrivata a Palombara tanti anni fa per amore del suo Angelo e qui ha costruito una nuova famiglia, trovato tante amicizie e vissuto in una nuova realtà che l’ha subito accolta.

È stata l’insegnante di molte generazioni di piccoli scolari e giovani studenti per i quali è stata senza dubbio una figura di grande esempio e dedizione e ai quali ha dedicato la sua passione per questa nobile professione.

Spesso raccontava aneddoti ed episodi che le erano accaduti a scuola, ricordando sempre con grande affetto nomi e cognomi dei suoi alunni.

Era una donna intelligente amante della cultura e ha dato il suo contributo in molte iniziative del nostro Paese: come per esempio la creazione della biblioteca scolastica delle Scuola Media, poi l’attività di volontariato nell’allestimento della biblioteca del Polo Culturale e la passione per la pittura e per la scrittura attraverso numerose pubblicazioni con giornali locali e inoltre con la scrittura di un libro di favole e racconti per i suoi nipoti intitolato “Nonna Anna racconta; un libro che custodirò amorevolmente e che terrà sempre vivo il suo ricordo.

Un libro che ben rappresenta la sua immensa sensibilità di mamma e di nonna.

Era una donna forte che nella sua vita ha superato con fermezza dure prove e situazioni difficili che tuttavia non le hanno mai tolto quella serenità interiore che l’ha sempre contraddistinta e che era sostenuta da una fede molto profonda e sincera.

Non ricordo momenti nei quali era rabbuiata o rattristata, anzi cercava sempre di rassicurarci con le sue dolci parole.

Era buona, e non solo con le parole ma anche con le sue azioni e, con il suo delicato sorriso, ha saputo diffondere amore, affetto e gentilezza verso il prossimo.

Nonna Anna rimarrà per sempre con noi e brillerà con una luce splendente nei nostri cuori.

In fondo non ci lascerà mai, custodiremo il suo ricordo e lei ci proteggerà.

Come diceva Sant’Agostino, coloro che amiamo e abbiamo perduto non sono più dov’erano ma sono ovunque noi siamo”.

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