Eventi

22 febbraio – Licenza – Sagra della polenta rencocciata

22 febbraio – sagra della polenta a Licenza. Un piccolo paese a soli cinquanta chilometri da Roma, di antica tradizione contadina, immerso nel verde del Parco Regionale Naturale dei Monti Lucretili. Il paesaggio circostante è talmente gradevole che fu scelto dal poeta Orazio per riposarsi dalle fatiche cittadine.
Un tempo Licenza era famosa per la sua pastorizia e la produzione di olio d’oliva.
In una giornata di divertimento, di visite alle bellezze storiche (il borgo antico, il Castello Orsini, il Museo Oraziano ), archeologiche (i ruderi della Villa del poeta latino Orazio) e naturali (escursioni nel Parco) la Ass.ne Pro Loco, allestisce stands gastronomici con la distribuzione di Polenta (dura) ripassata alla griglia ” rencocciata ” da mangiare a mò di pane, con le più svariate pietanze.
Musica, balli, giochi per una bellissima giornata.

Latina – Festa del Cioccolato dal 5 all’8 febbraio 2015

FESTA DEL CIOCCOLATO DI LATINA dal 5 al 8 febbraio 2015 in Piazza del Popolo un’occasione unica per assaporare il buon cioccolato artigianale CHOCO AMORE, Karisma Eventi e CRAUN&CREST rinnovano la loro importante collaborazione per la terza edizione della FESTA DEL CIOCCOLATO DI LATINA, con il patrocinio del Comune di Latina.
L’Associazione Nazionale CHOCO AMORE da sempre punta al sostegno e alla promozione dell’altissima qualità artigianale del cioccolato, individuando nei Maestri Cioccolatieri associati, produttori artigianali che hanno fatto della qualità la loro missione.

Priverno – Domenica 22 febbraio la Sagra della Falia e broccoletti

Si svolgerà domenica 22 febbraio 2015 l’undicesima edizione della sagra “falia e broccoletti”. In programma il classico appuntamento con il menù degustazione da consumare nella splendida piazza di Priverno, quindi, nel primo pomeriggio, musica, giochi popolari e distribuzione gratuita (fino ad esaurimento delle scorte) di falia e broccoletti.

Casaprota -24 gennaio – 53° Sagra della bruschetta

Programma:Si mangerà il Sabato e la Domenica facendo una parentesi alla dieta post natalizia. Fatta rigorosamente con pane artigianale “passato” sulla brace per esaltare al meglio il pregiato olio extravergine casaprotano, la bruschetta verrà servita gratuitamente per la degustazione e accompagnerà l’abbondante pasto del Sabato Sera con Spaghetti all’Amatriciana, preparati dalla Pro Loco di Amatrice e salsicce alla brace.

Monterotondo – 11 gennaio – Festeggiamenti per S.Antonio

La Festa:
Sabato, per la prima volta dopo un anno il Santo lascia la casa del Signore della festa per raggiungere il Duomo. Iniziano ufficialmente i festeggiamenti. La statuina resta per alcune ore esposta per i fedeli, poi incomincia il cammino verso la Chiesa. Chi la custodisce ormai da 12 mesi la porta stretta tra le proprie mani, affiancato a destra dal prossimo successore, a sinistra dal Signore da cui l’aveva ricevuta l’anno prima. La “terna” costituita dai tre Signori, di nuovo il numero tre, si ripete ad ogni uscita ufficiale; al loro seguito la processione si allunga accompagnata dalla banda. Dopo la messa in Duomo la processione segue il percorso contrario.
 

La domenica mattina:
Coloro che sentono con anima e corpo la celebrazione, salgono presto in sella, poi si accodano tutti gli altri. Spari a salve, fuochi d’artificio e campane che suonano alle sette del mattino non sono certo la sveglia, dopo una notte per molti insonne, piuttosto il saluto alla festa. La primissima mattinata della domenica più vicina al 17 gennaio di solito è molto rigida, qualche volta gelata. Non piove quasi mai, molti lo credono un segno. In sella ai cavalli si sale presto e vi si resta, per ore. Alcuni cavalli sono di proprietà, altri prestati o noleggiati per l’occasione. Decine di uomini a cavallo accompagnano il santo nel giro delle chiese. Un tempo, quando non era facile avere un cavallo, si andava in processione con asini e muli, i compagni inseparabili nel lavoro quotidiano nei campi.
Prima della processione la statuina, accompagnata da un corteo di automobili, viene condotta all’Istituto zootecnico di Tor Mancina per la prima messa della giornata insieme a quanti abitano o lavorano nell’azienda dello Stato. Una tappa non casuale, carica di significato come le tre successive. Qui si chiede a Sant’Antonio l’intercessione per tutti gli animali, in una stanza circondata dal verde, messa ogni anno a disposizione da una famiglia. Tappa successiva la Chiesa di Santa Maria del Carmine, a Monterotondo Scalo: un tempo non si dimenticava chi, cittadino di Monterotondo, vivendo a qualche chilometro di distanza era impossibilitato a seguire da vicino la festa. Infine la preghiera con gli anziani della Casa di riposo Don Giuseppe Boccetti e poi la visita in Ospedale, per il conforto ai malati. A Monterotondo nel frattempo si attende in sella il ritorno della statuina.
La statuina torna in seguito alla casa del “festaiolo”, per il tempo necessario affinché fuori si preparino un calesse, la fanfara di ottoni , e tre cavalli bianchi per i Signori. La triade dei signori si disporrà come di conseutudine: in mezzo il signore uscente, alla sua destra l’entrante alla sua sinistra chi ha ospitato la statuetta di Sant’Antonio l’anno precedente. La fanfara di ottoni e la banda non sono componenti casuali, non fungono semplicemente da colonna sonora di un avvenimento. Con note sempre allegre, perché si tratta di una festa, gli strumenti segnano il ritmo, danno il tempo, infondono carica, come nel passato lo squillo di tromba faceva partire l’assalto della cavalleria. Ancora a cavallo si attende che il corteo arrivi in Duomo per la messa. Qualcuno lo accompagna lungo il percorso. Sul sagrato di Santa Maria Maddalena la statuina viene accolta dal parroco. Intanto, in un’area delimitata da transenne, cavalli e cavallari fremono al sopraggiungere dello spettacolo puro. C’è la “febbre” in quel perimetro. La messa finisce, in appendice avviene la benedizione degli animali. 
 

La Cavalcata
Ha inizio la cavalcata che si protrae per circa due ore e mezzo per accompagnare il Santo lungo un percorso che può variare leggermente ma che ha come tappe obbligate le altre tre chiese (il Convento dei frati cappuccini, Gesù operaio e Santa Maria delle Grazie) e il cimitero. Qui il rispetto per i defunti impone, diversamente che nel resto del percorso, silenzio e meditazione. E il silenzio, viene suonato dagli ottoni; in questo unico momento il loro ritmo si quieta. La cavalcata è uno sciame colorato. Alcuni la vorrebbero ancora più colorata, i cavalli sono agghindati di fiori fatti di carta velina e sostenuti da fil di ferro, un richiamo al tempo in cui si inghirlandavano i buoi per propiziare la fecondità degli animali. I cavallari più abili ad attrezzarsi, abbelliscono i propri cavalli di fiori e pennacchi. La moltitudine di gente assiepata lungo le strade ad assistere è estasiata dal gioco di colori.
Alcuni non abbelliscono il proprio cavallo, ma ogni hanno il monterotondese doc spera sempre in una cavalcata in cui non manchi neanche un fiore, prima o poi accadrà, sarà bellissimo. Il costume tradizionale è un altro elemento che ogni partecipante amerebbe vedere sugli altri: il cappello alla carrettiera, retaggio di gente che trasportava nelle osterie della Capitale o nelle case dei privati il vino prodotto sui tre colli, il gilet e il foulard.
Davanti alla casa del Signore finisce la cavalcata, si scende. Il serpentone del mattino è divenuto un gruppo più esiguo. Il festaiolo uscente, i confratelli, le autorità politiche e quelle religiose, oltre a qualche intimo si riuniranno a breve intorno a un tavolo per il pranzo. Gli altri partecipanti faranno lo stesso naturalmente, ma ognuno a casa propria.    
 
(http://www.santantonioabatemonterotondo.it/la_festa.php)

Guidonia – Sabato 10 gennaio “Accentrica – racconti sonori” al centro Concentus

Torna l’appuntamento con Storytelling al centro artistico culturale Concentus di Villanova. Sabato 10 gennaio alle 21,30 va in scena “Accentrica”, racconti sonori con il “cantastorie” Andrea Galasso e la musica di Valerio Iori e Gloria Anastasi. Un evento che accompagnerà il pubblico attraverso le storie di grandi uomini che hanno fatto della non violenza la loro forza di cambiamento.Biglietto: 5 euroPer info e prenotazioni (consigliate) 3405644323 – 3287381849info@associazioneconcentus.it

Roma – 15 gennaio – Tempesta Coniugale in scena al Teatro Antigone

Due coppie “innamorate” – Una donna single stanca della solita routine quotidiana – Un libro dalla trama intrigante – Due messaggi in codice – Tanti punti domanda. Ecco gli ingredienti fondamentali di TEMPESTA CONIUGALE una commedia brillante dove tutti sono nel posto giusto ma nel momento sbagliato… Forse! Silvia Ferrari Simona Scolaro Masaria Colucci Giuseppe Laudisa e Sasà Russo. Dal 15 gennaio in scena al Teatro Antigone di Roma. Per info e prenotazioni: 389-52.99.672